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CdS – La forza dell’Inter del Triplete erano le alternative davanti. Ora l’attacco

L'Inter è poco prolifica in zona gol a causa della mancanza di alternative valide a Mauro Icardi

Marco Astori

Stefano Pioli è riuscito a sistemare diversi meccanismi in difesa, ma il reparto offensivo resta quello maggiormente sottotono. Come spiega il Corriere dello Sport, "Negli anni d’oro, quelli in cui i nerazzurri vincevano campionati e trofei assortiti, il potenziale offensivo della squadra era notevole e soprattutto vario: per capirlo basta dare un’occhiata alla tabella che pubblichiamo a fianco. Oltre a un bomber di razza (Milito o Eto’o) c’era sempre un attaccante capace di andare in doppia cifra. E’ successo nel 2009-10, la stagione del triplete, e nel 2010-11, annata conclusa con il successo in Coppa Italia al termine della finale contro il Palermo. Da allora in poi nessuna punta nerazzurra... di scorta ha più toccato quota 10 reti e, forse non casualmente, la squadra non si è più avvicinata alla qualificazione alla Champions League né a vincere qualcosa. Attualmente l’attacco dell’Inter ha segnato 41 reti e le 5 formazioni che precedono Icardi e compagni in classifica hanno numeri migliori, ma anche due delle inseguitrici (Fiorentina e Torino) hanno fatto meglio. Il dato è ancora più preoccupante se si restringe il discorso agli incontri in trasferta: con 13 centri in altrettanti impegni lontano da San Siro, la squadra di Pioli ha un attacco più prolifico solo rispetto ad altre 7 formazioni".

(Corriere dello Sport)