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Nel corso della lunga analisi che riguarda Romelu Lukaku, il Corriere dello Sport si è soffermato sulle questioni di ordine tattico: "I tre gol che Lukaku ha messo nel serbatoio dell’Inter li hanno segnati anche Kolarov alla Roma e Gosens all’Atalanta. Mancosu al Lecce finanche uno in più. A parte una schiena che gli ha dato problemi, tra Lukaku e l’Inter ci sono state finora anche profonde incomprensioni. Questa Inter per esempio lo sta chiamando a giocare più duelli aerei rispetto alle sue abitudini, sono 4 e mezzo a partita contro neppure i 3 della sua ultima stagione al Manchester United, ma il colpo di testa è un segmento che Lukaku ha aggiunto al repertorio. Non è la sua giocata più naturale. Nell’area piccola non si è ancora manifestato. È un giocatore che ha bisogno di campo davanti a sé, eppure in Inghilterra si scoprì che era uno dei giocatori più veloci della Premier e allo stesso tempo uno di quelli che si muoveva di meno. Non eccelle nelle sponde, e almeno in questo senso - neppure Icardi poteva dirsi un mostro di dedizione al gioco altrui, quando usciva con i suoi micidiali piedi dall’area di rigore. Per avere da Lukaku l’eccezionalità bisogna allora cercarne la password. Altrimenti da lui si avranno i gol, probabilmente meno di quanti ne garantiva Icardi, e bisognerà farsi bastare quelli".
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