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CdS – Santon, errore imperdonabile. L’Inter era in partita, ma il gol di El Shaarawy…

Andrea Della Sala

Lancio di Alisson, il terzino buca e la Roma va in vantaggio

 Primo tempo di fatica per l'Inter che concede alla Roma un gol che dalle parti di Spalletti lo definirebbero per bischeraggine. Lancio lungo di Alisson, Santon ha aspettato la palla sulla sinistra accanto ad El Shaarawy muovendosi col tronco con la stessa lentezza di una gru fra i grattacieli di Milano. Era messo male col corpo e allora ha tentato di toccare la palla di testa verso Handanovic e se è per questo l’ha sfiorata davvero solo che è stato il perfezionamento dell’assist del portiere, su cui El Shaarawy è scattato come una molla, Handanovic è rimasto sorpreso non tanto dal guizzo del romanista quanto dall’errore del suo compagno, non è uscito e si è fatto scavalcare da un pallonetto perfetto.

Prima dell’uno a zero, l’Inter era in partita. Alla sua maniera, senza entusiasmare, ma c’era quanto la Roma. Aveva avuto una doppia occasione con Perisic (grande Alisson) e Borja Valero col suo tiro da 0-0, smorzato e parato da Alisson. Non dominava, sia chiaro, era però pericolosa di fronte a una squadra che Di Francesco, causa le numerose assenze, aveva adattato con alcune buone idee. Aveva messo Strootman centrale che, davanti a Manolas e Fazio, conteneva Borja Valero e dava un senso di equilibrio. Poi si era inventato un interessante sistema di vasi comunicanti a sinistra: quando la Roma prendeva palla, Kolarov saliva, Nainggolan si accentrava e Gerson si spostava a sinistra. Sembrava che tante posizioni modificate tutte insieme stessero nuocendo ad El Shaarawy, sensazione errata come si è visto in occasione del gol. Con un atteggiamento così concreto e un assetto funzionale, anche la Roma ha creato difficoltà all’Inter, poteva segnare con Pellegrini già prima del gol di El Shaarawy e probabilmente ci sarebbe riuscita anche dopo se Dzeko fosse salito insieme alla squadra sul treno per Milano e non su quello per Londra, come da battuta del numero uno di sempre, Francesco Totti.