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Spalletti vive un momento difficile e, con ogni probabilità, sta trascorrendo gli ultimi giorni in qualità di allenatore dell'Inter. Un uomo solo chiuso nella sua fortezza, come una dei protagonisti del Trono di Spade, Cersei Lannister. Questo, almeno, è il paragone che fa il Corriere dello Sport:
"Come Cersei Lannister, Luciano Spalletti è chiuso nel suo castello e fissa l’orizzonte. Forse si rende conto della situazione, forse no. «La fortezza non è mai caduta» ripete Cersei, ma Luciano sa che il suo esercito è allo sbando. Dietro alle porte sbarrate di Appiano Gentile, sono tutti coperti e allineati, annullati gli eventi sociali dovrebbero tacere pure i social che infiniti lutti hanno causato. Attorno alle mura si affollano draghi; Immacolati; Dothraki; l’esercito di Grande Inverno; amici pronti al tradimento come Aurelio Andreazzoli, con cui Luciano ha diviso stanza e banco di scuola calcistica; il “suo” Empoli, con l’Atalanta, la formazione più calda del momento; il fantasma di Antonio Conte, sempre meno fantasma.
Luciano Spalletti è un uomo solo al comando per una settimana. E lo è grazie a Beppe Marotta che ha messo un argine all’esonerite nerazzurra. La società questa volta ha difeso l’allenatore, perché i grandi club non cambiano se proprio non sono sull’orlo dell’abisso, non forniscono alibi. Malgrado questo, Spalletti non è sembrato tranquillo in questi mesi. E’ stato avviluppato, pure lui, in quella solitudine dell’allenatore nerazzurro, che vede concludersi la sua avventura, chiuso nella fortezza, convinto che tutti tramino contro di lui e se non è vero comunque all’Inter i primi pezzi di intonaco te li fanno cadere addosso quelli che abitano la tua stessa casa (...)".
(Fonte: Corriere dello Sport)
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