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CdS – Twitter e non solo: il regolamento interno dell’Inter prevede anche…

Eva A. Provenzano

Non c’è nessun caso. La questione Twitter, Andrea Stramaccioni l’ha spiegata in maniera chiarissima facendo capire che Wesley Sneijder non è l’unico per il quale valgono certi divieti sul social networkal contrario di quanto...

Non c'è nessun caso. La questione Twitter, Andrea Stramaccioni l'ha spiegata in maniera chiarissima facendo capire che Wesley Sneijder non è l'unico per il quale valgono certi divieti sul social networkal contrario di quanto aveva lasciato intendere la moglie dell'olandese che si era lamentata perché 'solo' suo marito non poteva scrivere ai suoi tifosi.

Sono stati richiamati e sanzionati, da quando scrive il giornale romano, pure Alvarez e Guarin. E adesso tocca a Mudingayi che venerdì sera ha scritto in un tweet, prima della comunicazione ufficiale sull'esito dei suoi esami clinici, che sarebbe stato out per un po'.

Il regolamento interno allo spogliatoio parla chiaro: non si usano i profili privati per dare comunicazioni che hanno a che fare con la squadra, che riguardano gli infortuni o tantomeno la formazione. Se qualcuno vuole scrivere qualcosa che ha a che fare con la squadra deve essere autorizzato.

E non sono le uniche regole da seguire: multe previste anche per i ritardi a tavola o agli allenamenti e anche se il cellulare squilla dove non dovrebbe. Ivan Ramiro Cordoba, team manager della squadra, marca tutti a vista: difficile dribbarlo. Come succedeva in campo.