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Un botta e risposta a distanza e un episodio che, a quasi 72 ore di distanza, appare sempre meno dubbio. "Vallo a vedere, vallo a vedere" urlava Conte dalla panchina all'arbitro Piccinini dopo il contatto in area di rigore del Parma tra Perisic e Balogh. Il direttore di gara, "con una sicurezza totalmente fuori luogo, aveva appena agitato le braccia in segno di diniego, calcando il gesto quasi a sottolinearlo" scrive il Corriere dello Sport.
"Giacomelli e Piccinini saranno, ovviamente, mandati a meditare (c'è anche la Serie B da quest'anno da dove ripartire)" prosegue il quotidiano, che sottolinea come Rizzoli abbia condannato l'operato del direttore di gara.
L'appello della presidente della FIGC Gabriele Gravina dello scorso 13 febbraio, quando chiedeva agli arbitri di intensificare il ricorso all'On Field Review, non sembra essere stato ascoltato: "Con tutto quello che è successo in mezzo, sembra passato un secolo, molte idee sono cambiate drasticamente in via Allegri, in realtà quell'ordine potrebbe essere sempre valido".
Il quotidiano aggiunge: "I due rigori fischiati dall’improvvido Giacomelli (finito lo smalto, ottenuta quella che è a tutti gli effetti una deroga, è tornato un arbitro di medio-basso livello) e quello non fischiato da Piccinini hanno aperto alle polemiche, dopo appena 6 giornate. I due saranno, ovviamente, mandati a meditare (c’è anche la serie B da quest’anno da dove ripartire, chiedere a Valeri). Non sono quelli gli unici errori. Il fallo di Foulon su Lozano in Benevento-Napoli (arbitro Doveri), il mancato rosso a Kessie nel derby di Milano (arbitro Mariani), il penalty dato alla Samp con Mojica completamente girato e quello inventato all’Atalanta con Keita che non tocca Zapata (arbitro Calvarese, e qui addirittura il VAR è entrato in azione, non ascoltato, servono altre prove?), e ancora i mancati rigori su Verdi e Immobile in Torino-Lazio (arbitro Chiffi) fanno da Stella Polare per tutti quelli che chiedono l’utilizzo della tecnologia non solo da un punto di vista quantitativo, ma soprattutto qualitativo. Ha ragione chi sostiene che il challenge (la chiamata dalle panchine) non serve, a patto che il VAR controlli e che l’arbitro in campo si faccia... controllare".
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