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Cecchetto: “Brozovic il Fellini dell’Inter, Inzaghi e Dzeko non sono sorprese”

Fabio Alampi

Il popolare produttore discografico, noto tifoso nerazzurro, esprime le sue opinioni sulla sua squadra del cuore

Claudio Cecchetto, produttore discografico e tifoso nerazzurro, ha concesso un'intervista a Tuttosport.

Che peso avrebbe nella corsa scudetto una vittoria della sua Inter contro il Milan?

"Sarebbe un ulteriore passo verso il tricolore ma nel calcio tutto va conquistato settimana dopo settimana. Lo scudetto sarebbe una ulteriore conferma della bontà del progetto della società. Io comunque resto scaramantico".

Chi si aspetta possa essere decisivo?

"Lautaro Martinez con i gol e Sanchez con i guizzi, ma punto soprattutto su Brozovic. È un grande regista, il Federico Fellini interista. Un derby da protagonista potrebbe avvicinarlo ulteriormente al rinnovo: noi abbiamo bisogno di lui, e lui dell'Inter. Spero che il terreno di gioco di San Siro sia all'altezza: so che lo stanno sistemando, e questo mi fa ben sperare".

Come giudica il lavoro svolto sin qui da Simone Inzaghi?

"Per me non è stata una sorpresa. Già alla Lazio aveva fatto bene, e all'Inter si sta confermando. È risoluto e non crea tensioni all'interno del gruppo. Se la può giocare anche in Champions nel doppio confronto con il Liverpool, ma su questo bisognerà aver pazienza".

In estate Dzeko ha ereditato il posto di Lukaku: a quasi 36 anni il bosniaco ha dimostrato di poter ancora essere decisivo.

"Non lo scopriamo certamente oggi: è un grande professionista e lo sta dimostrando. Nel calcio, poi, contano i gol e lui sta avendo continuità in questo senso. Se Ibrahimovic segna ancora a 40 anni, può farlo anche Edin".

A proposito del suo lavoro: se l'Inter fosse una band musicale, chi sarebbe il frontman?

"Nessuno. Sarebbero i Beatles, ognuno con la sue caratteristiche e il proprio suo valore. È la somma che fa la squadra, ed è raro trovare un gruppo in cui ognuno fa la sua parte e insieme si riesce a fare la differenza".

La Juventus ha preso Vlahovic, l'Inter Gosens: si aspettava un acquisto di questa portata da parte dei nerazzurri?

"L'Inter ti sorprende in continuazione. Quando gli altri sbandierano grandi acquisti, i nerazzurri piazzano un colpo come Gosens, tra i migliori nel suo ruolo. Secondo me può fare benissimo nello schema tattico di Inzaghi. Col cuore dico che è un acquisto da top club".

Secondo lei, c'è un reparto in cui la squadra andrebbe rinforzata e migliorata?

"Faccio il talent scout musicale, nel calcio non mi sono ancora impegnato (ride, ndr). È chiaro che tutto è migliorabile, ma non siamo in emergenza. Si possono fare delle scelte più oculate e lungimiranti. Ad esempio, i due ragazzi del Sassuolo, Scamacca e Frattesi, sono due giocatori di assoluto livello. Se compri lì vai sul sicuro".

Torniamo al derby: crede che il Milan possa essere l'avversario fino a fine campionato o teme più il Napoli?

"Il campionato che cambia di giornata in giornata. Parliamo di due avversarie toste, ma bisogna sempre guardare avanti, partita dopo partita. Non bisogna sottovalutare nessuno in Serie A, soprattutto le squadre che hanno certi allenatori. Penso alla Roma, che in questo momento è altalenante, ma ha un tecnico di primo livello come Mourinho. Per me ha ancora un talento unico".

Qual è il suo pronostico per il derby?

"Da tifoso, il cuore mi dice quello che la scaramanzia mi impone di non dire. Sugli spalti mi aspetto una bella atmosfera e non vedo l'ora che la gente possa tornare liberamente allo stadio. In campo penso possa essere una partita con tanti gol, viste le qualità delle due squadre. Ovviamente mi piacerebbe che l'Inter portasse a casa i 3 punti".