ultimora

Cecchi Paone: “Sarri voleva offendere Mancini non i gay. Lo difendo perché mi ha detto…”

Alessandro De Felice

A Radio Crc, nella trasmissione “Si gonfia la rete-secondo tempo” di Raffaele Auriemma, è intervenuto Alessandro Cecchi Paone, presidente onorario del San Vito Positano “La reazione del Napoli alla mia richiesta di organizzare...

A Radio Crc, nella trasmissione “Si gonfia la rete-secondo tempo” di Raffaele Auriemma, è intervenuto Alessandro Cecchi Paone, presidente onorario del San Vito Positano

“La reazione del Napoli alla mia richiesta di organizzare un’amichevole tra la squadra azzurra ed il San Vito Positano è stata splendida. Conoscevo già De Laurentiis ma non Sarri e devo ammettere che mi fa fatto davvero piacere che abbia accettato immediatamente la mia proposta e con quell’entusiasmo. 

Sarri non voleva offendere i gay ma Mancini, però pensava che quella parola si potesse utilizzare. Mi ha detto in maniera davvero carina, e per questo lo difenderò sempre, che chi non è gay non immagina che quella parola possa ferire magari chi è giovane, ma con la nostra telefonata se n’è reso conto e vuole aiutarci a difendere i nostri diritti affinché tutti lo capiscano. 

Ho salvato il Positano dal fallimento, ma non l’ho fatto da solo, ma con Guarracino, famoso per i termini che utilizza nei confronti di calciatori e arbitri, davvero terribili, ma che fanno anche ridere. 

Sarri mi ha detto che ci tiene affinché l’amichevole si svolga il più presto possibile: compatibilmente con gli impegni del Napoli e del Positano, sceglieremo una data che vada bene ad entrambi, ma in ogni caso non andremo oltre l’inizio della prossima settimana. Stiamo mobilitando gli organi di stampa, ci saranno dirette Rai, Mediaset e ci servirà qualche giorno per organizzare il tutto. Vogliamo dare un segnale al mondo dello sport e anziché dare cattivi esempi ci muoviamo in positivo. 

Napoli e la Campania non sono territori omofobi, parliamo in maniera spinta, ma senza voler mai offendere. Avrei preferito che Sarri non fosse stato squalificato, non credo sia stato giusto punirlo con la squalifica e l’ammenda”.