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Il noto editorialista della Gazzetta dello Sport, Nicola Cecere, ha detto la sua sulla gara dell'Inter in Israele: "La pazza Inter ha colpito ancora. Non è che ci si possa indignare o scandalizzare più di tanto, per la verità: a San Siro il Beer Sheva aveva vinto 2-0, quindi... Però se sei tifoso ti arrabbi di brutto per quel calo, atletico e mentale assieme, della ripresa: no, ragazzi non ci si può buttare via così! I nerazzurri, autoflagellandosi, hanno cancellato quanto di buono avevano fatto sino al 45’. Quel 2-0 colto in scioltezza che riapriva la qualificazione. Uno spiraglio minimo, d’accordo, perché il Southampton avrebbe chiuso il girone in casa contro un avversario depresso: meglio se gli inglesi avessero sbancato Praga, ci sarebbe stato lo «spareggio» a San Siro contro i cechi. Visto il derby e visto quel primo tempo, Massimo Moratti (che resta il primo tifoso) avrà senz’altro pensato: «Bravo Pioli, hai ridestato tanti giocatori attapirati». Incantesimo svanito nell’intervallo, purtroppo. La ripresa è un incubo, con gli esperti Murillo e Handanovic che regalano agli israeliani il rigore del pareggio e l’uomo in più: così l’Inter ha richiuso lo spiraglio. Naturalmente la coppa era stata compromessa a Southampton dallo sciagurato autogol di Nagatomo nella notte delle prodezze di Handanovic e del vantaggio iniziale di Icardi (sempre lui...). Troppi scarabocchi da parte di troppi elementi: eliminazione sacrosanta, quindi. Aver cacciato De Boer (due sconfitte e un successo) non è servito in Europa, hanno poi perso anche Vecchi e Pioli. Che adesso ha il compito di lavorare sugli schemi e sulla testa e poi scremare, tagliare: sul mercato di gennaio l’Inter deve muoversi bene se davvero intende lottare per la Champions."
(Gazzetta dello Sport)
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