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Cecere: “Moratti riflette, Mazzarri aspetta: in società  c’è chi vuole lui. Benitez…”

Eva A. Provenzano

Nicola Cecere, giornalista notissimo de La Gazzetta dello Sport, ha parlato di Inter e del futuro nerazzurro, raccontando anche alcuni aneddoti legati a Rafael Benitez e alla società, ospite a SkySport24 e ha detto:  “Questa è stata...

Nicola Cecere, giornalista notissimo de La Gazzetta dello Sport, ha parlato di Inter e del futuro nerazzurro, raccontando anche alcuni aneddoti legati a Rafael Benitez e alla società, ospite a SkySport24 e ha detto: 

"Questa è stata un'annata sfortunatissima per l'Inter. Moratti riflette. C'è Mazzarri in attesa che ha sponsor interni all'Inter. Cosa intendo? Intendo che c'è Fassone che è dg è ha lavorato con lui al Napoli e gli piacerebbe lavorare un'altra volta con lui anche se non ha nulla contro Stramaccioni. Se Fassone resta? Moratti lo chiama lo juventino per i suoi trascorsi con la squadra bianconera. Ma lui è stato chiamato per occuparsi dello stadio e mi sorprenderebbe se andasse via".

"Se a Strama sarà confermata la fiducia, significa che gli infortuni hanno inciso più degli errori che ci sono stati. A Strama tutta la fiducia e a Benitez la colpa degli infortuni? Era partito tutto male. Quando entrò negli spogliatoi prima della gara contro l'Atletico Madrid, non vide i suoi carichi, li vide troppo sicuri. Il presidente disse ahi ahi ahi, ci voleva un altro osso duro dopo Mou anziché 'questo pacioccone' e lì si è incrinato il rapporto poi la Supercoppa è andata persa, ma per fortuna è riuscito a vincere il Mondiale per Club più facile da vincere. Una volta fatta la scelta, la società doveva metterlo in condizioni di fare al meglio, al tecnico spagnolo non sono stati concessi i colpi richiesti. L'Inter di Mourinho aveva vinto tanto. Il rapporto partì su basi sbagliate", ha raccontato il giornalista della rosea.

E Cecere poi ha concluso: "Adesso è fondamentale che ci sia piena convinzione e che ci sia la voglia anche dello spogliatoio di continuare con Stramaccioni. Se si decide di ripartire con lui bisogna dargli margini di errori e tempo".