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Inter, centrocampo di alto livello. Juve corsa ai ripari, per Inzaghi una cosa fa la differenza

Andrea Della Sala Redattore 
I movimenti, la fisicità, gli inserimenti dei mediani di Inzaghi sono quelli che hanno creato il solco con le rivali

Il centrocampo dell'Inter lo scorso anno ha fatto la differenza. I movimenti, la fisicità, gli inserimenti dei mediani di Inzaghi sono quelli che hanno creato il solco con le rivali. La Juve ha provato a rinforzarsi inserendo kg.

"Anche qui la Juve è in spettacolare fase di rimonta. Giuntoli ha scaricato a centrocampo un autocarro di qualità: Thuram, Douglas Luiz, Koopmeiners. Liberati dai lacci di Allegri, Locatelli e Fagioli hanno già dimostrato di poter tornare a essere buoni costruttori di calcio. Tocca a Thiago tirare fuori la combinazione migliore (non facile), perché è soprattutto a centrocampo che l’Inter ha fatto il vuoto e, al momento, resta ancora la più forte di tutte. Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan si completano e si scambiano funzioni con la complicità di tre amici cresciuti insieme dalle elementari", si legge su La Gazzetta dello Sport.

"Frattesi è il miglior primo cambio del torneo, Zielinski un titolare che entra dopo. Sono proprio le sincronie raffinate nel tempo il punto di forza del miglior centrocampo del torneo: Calha dirige, ma è anche il miglior recuperatore di palloni; Barella lo sostituisce spesso in regia e aggredisce l’area per concludere: anche Mkhitaryan segue il suo istinto di incursore, ma sa rincorrere chi scappa. Juve, Milan e Napoli sono migliorate molto a centrocampo, Koop alzerà di parecchio il livello, ma i nuovi avranno bisogno di tempo. Il vantaggio della mediana nerazzurra sta nella memoria", sottolinea Gazzetta.