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Cerci si presenta: “Volevo il Milan. Si c’era anche l’Inter: sono rispettoso e…”

“Ero alle Maldive con la mia futura moglie e per me è una cosa importante. Ho avuto qualche tempo per riflettere, ci ho pensato un attimo, ma dopo qualche giorno ho scelto il Milan. E’ un orgoglio essere qui, già quest’estate...

Eva A. Provenzano

"Ero alle Maldive con la mia futura moglie e per me è una cosa importante. Ho avuto qualche tempo per riflettere, ci ho pensato un attimo, ma dopo qualche giorno ho scelto il Milan. E' un orgoglio essere qui, già quest'estate ci ero andato vicino, ho fatto il giro lungo, ma sono contento perché il mio obiettivo era il Milan". Così Alessio Cerci ha raccontato il suo trasferimento dall'Atletico Madrid a Milano, sulla sponda rossonera. 

"A che punto è la mia carriera? Penso che sono nel pieno delle forze, mi sento più forte e migliore dopo l'esperienza in Spagna. Con Ventura ho un grande feeling, sapeva come tirare fuori le mie qualità. L'importante è sentire la fiducia per lavorare al meglio. Inzaghi mi ha voluto fortemente e per me questo conta", ha aggiunto.  

TERZO POSTO - "Ci sono quattro-cinque squadre che lottano per entrare in CL, la squadra è stata allestita bene. Bisogna tirare fuori il meglio di noi stessi, ce la giocheremo fino alla fine, non dobbiamo avere paura perché siamo il Milan". 

"Non ho niente da rimproverare al Torino, hanno fatto il loro interesse al meglio quando mi hanno . Ho parlato di dirigenti che mi hanno preso in giro? Non posso dire con chi ce l'avevo, c'era un altro club che mi aveva cercto fortemente in estate e non era il Milan, quando uno è deluso dice quello che non vuole dire". 

E c'è stato modo anche di parlare di Mancini e dei contatti con l'Inter: "Sapete la situazione. Le due società di Milano mi hanno cercato e questo per me è un orgoglio, mi sono preso del tempo per pensare. Sono un ragazzo molto rispettoso, non posso dire qui se ho sentito o meno Mancini".