Cerruti (GdS): “L’Inter con Zhang è diventata più italiana. Con Conte si cresce e l’anima è…”

L'Inter di Conte viaggia e ha un'anima, uno zoccolo duro italiano. L'ultima gloriosa squadra nerazzurra del 2010, nel giorno del trionfo a Madrid non aveva in campo italiani, ma uno in tribuna: Massimo Moratti. Ora, paradossalmente con un presidente cinese c'è un'inversione di tendenza.

Come racconta Alberto Cerruti su La Gazzetta dello Sport: "Adesso che il numero uno è straniero, Steven Zhang, l'Inter è diventata più italiana. E non è un semplice caso che il Antonio Conte sia stato il ct della Nazionale. Contro il Sassuolo i gol sono stati firmati dalla coppia straniera Lukaku-Lautaro, ma alle loro spalle dal calcio d'inizio c'erano ben cinque italiani. Bastoni, preferito a Godin, ma soprattutto 4 dei 5 centrocampisti attorno a Brozovic erano made in Italy: Candreva, Gagliardini, Barella e Biraghi. Con l'aggiunta di un sesto, Politano, entrato poi nel finale".

"A questi si aggiungono gli infortunati D'Ambrosio e Sensi, i giovani Epsosito e Dimarco, i portieri di riserva Berni e Padelli e il capitano non giocatore Andrea Ranocchia, raro esempio di professionalità in panchina come lo fu Materazzi. Numeri che stridono con quelli delle concorrenti d'alta classifica. La Juve col Bologna aveva in campo solo 3 italiani, l'Atalanta contro la Lazio solamente due, il Napoli tre. Nessuno come l'Inter che segna con gli stranieri, ma che ha un'anima italiana. Per la gioia di Conte di Mancini".