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Cerruti: “Eriksen? Conte non ha mai chiesto la cessione. Merito anche del danese che…”

Matteo Pifferi

Direttamente sulle colonne de La Gazzetta dello Sport, Alberto Cerruti ha commentato così la metamorfosi di Christian Eriksen

Direttamente sulle colonne de La Gazzetta dello Sport, Alberto Cerruti ha parlato così della metamorfosi di Eriksen:

"Non c’è stato bisogno di aspettare fino alle 20, ieri, per avere la certezza che Eriksen sarebbe rimasto all’Inter. O meglio, che sarebbe stato riacquistato un anno dopo, quando Marotta e Ausilio furono applauditi per l’acquisto del centrocampista del Tottenham, pagato 20 milioni. Quando nessuno si sognava di discutere Gomez e Dzeko, era proprio Eriksen il primo a far discutere i tifosi nerazzurri, divisi sulle scelte di Conte che gli concedeva soltanto pochi minuti nei finali di partita. La sua cessione sembrava ormai scontata e invece stasera Eriksen sarà di nuovo a San Siro. E se in campo, contro la Juve, ci sarà l’Inter e non il Milan, il merito è suo perché è stato lui a firmare il 2-1 che ha eliminato i rossoneri con una punizione tutt’altro che casuale. Proprio su punizione, nel suo primo derby, quasi un anno fa il 9 febbraio 2020, Eriksen colpì la traversa e grazie a un’altra sua punizione l’Inter ha sbloccato lo 0-0 contro il Benevento sabato scorso.".

SPECIALISTA - "Nel primo campionato senza il grande Mario Corso che pennellava punizioni indimenticabili, l’Inter non ha ritrovato soltanto uno specialista, quasi tre anni dopo l’ultimo gol su calcio da fermo di Cancelo, ma un centrocampista che può diventare il migliore rinforzo invernale, come minimo perché non ha bisogno di ambientarsi. Contrariamente alle previsioni dei tempi in cui Gomez e Dzeko erano incedibili, Eriksen è rimasto all’Inter, ma non soltanto per la crisi che ha ridotto le offerte dei possibili acquirenti. Il vero motivo della sua conferma è da dividere in parti uguali tra i meriti del giocatore e di Conte. Al di là della sua timidezza, che comunque non è un difetto così grave anche a 28 anni, Eriksen ha dimostrato di essere un professionista serio, prima che un giocatore di classe titolarissimo nella Danimarca, dopo esserlo stato nel Tottenham finalista di Champions nel 2019, perché altri al suo posto non avrebbero accettato tante panchine. Anche Conte, però, è da elogiare perché non si è mai barricato dietro le proprie idee, mantenendo aperta la porta del dialogo senza chiedere la cessione di Eriksen in cambio di nuovi, presunti, rinforzi. E così, prima lo ha rilanciato in un altro finale, poi gli ha chiesto di calciare quella punizione del 2-1 nel derby, quindi lo ha confermato nel nuovo ruolo di regista arretrato contro il Benevento. Stasera sarà un’altra partita, ma con un nuovo Eriksen in più. Il miglior acquisto per puntare alla Coppa Italia e allo scudetto".