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Cerruti (GdS): “INTER, che fame! La prima di MAZZARRI ricorda…”

Sabine Bertagna

In molti hanno probabilmente fatto l’errore di scambiare la concretezza di Mazzarri per paura. La formazione con Kuzmanovic al posto di Kovacic e senza Icardi e Belfodil che si sono accomodati in panchina aveva dato questa impressione. Se...

In molti hanno probabilmente fatto l'errore di scambiare la concretezza di Mazzarri per paura. La formazione con Kuzmanovic al posto di Kovacic e senza Icardi e Belfodil che si sono accomodati in panchina aveva dato questa impressione. Se togliamo Campagnaro erano gli stessi uomini di Stramaccioni (che aveva iniziato la sua avventura nerazzurra proprio da un Inter-Genoa). Scrive Alberto Cerruti sulla Gazzetta dello Sport di oggi: "Tanto per incominciare, Handanovic non deve compiere miracoli come in passato, protetto da una squadra solida e compatta in cui l’equilibrio tattico conta più dei singoli. Così Icardi e Kovacic fanno la differenza alla distanza, quando gli avversari sono più stanchi, senza essere bruciati subito per ingraziarsi pubblico e media. E occhio all’azione del decisivo 1 a 0, frutto di un cross dell’esterno di destra Jonathan per l’esterno di sinistra Nagatomo, bravo a precedere persino Palacio, come piace al nuovo tecnico. Con poca qualità in mezzo al campo, per adesso Mazzarri non può ottenere di più, ma se persino Alvarez esce tra gli applausi, la strada è giusta."

La prima di Mazzarri, secondo il giornalista della Rosea, è ottima, rispetto anche al buon inizio di Conte. La modalità con la quale i nerazzurri hanno vinto ieri ricorda infatti come lavorava due anni fa Conte con la Juve. Fuori da tutte le coppe, con la cura Mazzarri, si potranno ottenere buoni frutti. L'Inter non è improvvisamente da scudetto e non è detto che raggiunga il terzo posto. Ma sta lavorando per ricostruirsi un'autostima preziosa. Insieme al Napoli ha fatto una prova convincente. Segno che le rivali della Juve hanno fame.