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Cerruti (GdS): “Inter, solo 3 campioni. Ed è bene ricordare che l’anno scorso…”

Sabine Bertagna

L’Inter può lottare per il vertice della classifica? Di che pasta devono essere composti i suoi sogni di gloria? Tra le ambizioni ci può essere quella del terzo posto? Secondo Alberto Cerruti (Gazzetta dello Sport) è bene ricordare che...

L'Inter può lottare per il vertice della classifica? Di che pasta devono essere composti i suoi sogni di gloria? Tra le ambizioni ci può essere quella del terzo posto? Secondo Alberto Cerruti (Gazzetta dello Sport) è bene ricordare che un anno fa, dopo 12 giornate, l’allora squadra di Stramaccioni era seconda a quattro punti dalla Juventus, che aveva già battuto 3 a 1 aTorino, e malgrado la successiva sconfitta (2 a 3) a Bergamo contro l’Atalanta il profumo di scudetto era ancora intenso ad Appiano Gentile e dintorni. Come è finita quella stagione lo sanno tutti, a cominciare dall’inesperto tecnico, scelto e poi giustamente scaricato da Moratti."

Il giornalista della Rosea prosegue analizzando a squadra a disposizione di Mazzarri. Campagnaro, Rolando, Taider e Belfodil non sono acquisti che farebbero la differenza. I campioni a disposizione del tecnico sono pochi: Palacio, Handanovic e Milito da recuperare. Kovacic rappresenterebbe ancora un'incognita. L'"assenza di campioni" rispetto a squadre come la Juve, la Fiorentina e il Napoli sarebbe, secondo Cerruti, il vero problema dei nerazzurri. E' Mazzarri a fare la differenza con il lavoro di recupero su giocatori che sembravano persi (Jonathan e Alvarez) e con l'arte del compattare una squadra, che a lui riesce molto bene. La difesa non è ancora perfetta al 100%, ma l'attacco ha già andato in rete 11 giocatori diversi. 

Se a gennaio Thohir dovesse intervenire sul mercato in maniera opportuna l'Inter potrebbe allestire sogni di Champions. "In caso contrario il terzo posto rimarrebbe un traguardo eccezionale, perché le tre squadre che la precedono hanno un organico migliore. E proprio per questo un ingresso in Europa League, precedendo la Fiorentina e soprattutto il Milan, che un anno fa si contendevano il terzo posto, non sarebbe da disprezzare. In fondo tutte le ricostruzioni avvengono per gradi, partendo a fari spenti, con i fatti e non con i proclami. Proprio come piace a Mazzarri, l’ultimo regalo di Moratti all’Inter."