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L'editorialista della Gazzetta dello Sport, Alberto Cerruti, analizza la stagione dell'Inter, parlando anche della prematura uscita dall'Europa: "Visto come sta giocando adesso la squadra di Pioli è un vero peccato essere stati eliminati dall'Europa League, anche se le responsabilità sono da dividere, anche se in parti non uguali, tra De Boer e Pioli. Il primo aveva operato un folle turnover fin dall’esordio di Europa League, riuscendo a perdere in casa contro gli israeliani dell’Hapoel Beer Sheva e dopo il suo esonero a poco sono serviti gli altri due allenatori Vecchi e Pioli, arrivati quando la situazione era già compromessa. Morale: Inter non soltanto fuori dall’Europa, ma eliminata con una giornata d’anticipo, all’ultimo posto di un girone tutt’altro che irresistibile completato da Southampton e Sparta Praga. Un autentico suicidio sportivo e di riflesso economico, pensando alla fatica che aveva fatto Mancini un anno fa per arrivare almeno quarto, dopo aver sognato lo scudetto e il terzo posto. Una società come l’Inter aveva il dovere, oltre che il diritto, di puntare a vincere l’Europa League, o almeno di andare oltre la fase a gironi e le colpe quindi non sono da addebitare solo a De Boer, ma anche ai dirigenti che avrebbero dovuto fargli capire l’importanza della manifestazione. Proprio perché era uscita così dall’Europa, l’Inter avrebbe dovuto puntare a vincere la Coppa Italia, a prescindere dal fatto che garantisce l’ingresso in Europa League. Perché la Coppa Italia è stato il primo trofeo della prima gestione Mancini, che ha avviato il ciclo dei più grandi successi di Moratti, ed è stato l’ultimo in assoluto dell’Inter, vinto nel 2011 a Roma contro il Palermo, con Leonardo in panchina. Invece anche Pioli è caduto, sia pure in misura minore, nella trappola del turnover, pensando che la rincorsa al terzo posto, tutt’altro che sicuro, fosse più importante dell’inseguimento alla Coppa Italia. Non contento di avere già rischiato contro il Bologna, quando l’Inter si era qualificata soltanto ai supplementari, dopo avere rinunciato ad Handanovic e Icardi, Pioli ha lasciato ancora a riposo il capitano contro la Lazio, che invece si è presentata al completo e ha vinto meritatamente a San Siro. Come è andata finire cinque sere più tardi a Torino contro la Juventus lo sanno tutti. E così adesso l’Inter è obbligata a vincere sempre, non soltanto contro l’Empoli, sperando che davanti freni qualcuno. Altrimenti dovrà ricominciare dall’Europa League e dalla Coppa Italia. Con la speranza che la lezione di quest’anno serva per il prossimo. "
(Gazzetta dello Sport)
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