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Cerruti: “Il derby l’hanno vinto i meno peggio, Per l’Europa League…”

~~Il noto opinionista della Gazzetta dello Sport, Alberto Cerreti, ha analizzato il derby e la corsa all’Europa League di Inter e Milan, ma non solo:”Lo scudetto non abita più qui e la Juventus, senza nemmeno giocare, lo festeggia proprio...

Riccardo Fusato

~~Il noto opinionista della Gazzetta dello Sport, Alberto Cerreti, ha analizzato il derby e la corsa all’Europa League di Inter e Milan, ma non solo:”Lo scudetto non abita più qui e la Juventus, senza nemmeno giocare, lo festeggia proprio nella domenica del derby. Una coincidenza che profuma di beffa per ricordare indirettamente a Milan e Inter come sono cadute in basso, mai in lotta per il titolo di campioni d’Italia, già escluse dalla prossima Champions, in corsa soltanto per l’Europa League di scorta. Alla fine vincono i rossoneri che non sono meglio, ma soltanto meno peggio, dei nerazzurri ed è giusto così perché Kakà colpisce una traversa nel primo tempo e poi De Jong diventa il diciottesimo marcatore del Milan in campionato, con la deviazione di testa sulla punizione di Balotelli, sempre a digiuno di gol nel derby ma comunque utile con la sua specialità. Per il gioco, il ritmo e le emozioni, si prega però di ripassare tra un anno o chissà quando, perché ci vorrà tempo per alzare il livello tecnico in campo e anche dell’educazione fuori, ripensando all’invasore solitario nel finale.Nel Paese in cui più degli altri conta soltanto il risultato, l’1-0 vale doppio per il Milan, prima di tutto perché non vinceva un derby di campionato dal 3-0 del 2011, anno dell’ultimo scudetto, e poi perché rimane in corsa per uno strapuntino in Europa League, anche se a pari punti c’è sempre il Parma che però ha gli scontri diretti a favore, e soprattutto davanti c’è ancora il Torino, in attesa di sapere che cosa faranno oggi Lazio e Verona. Ma intanto Seedorf, al suo primo e probabilmente ultimo derby, festeggia un prezioso successo che gli permette di allungare a 13 i punti di vantaggio rispetto al Milan di Allegri nelle parallele 17 giornate del girone di ritorno. Con un dato ancora più significativo, perché dopo l’1-0 firmato dal colpo di tacco di Palacio all’andata, il Milan che allora era precipitato a -12 dall’Inter adesso si trova soltanto a 3 punti dalla squadra di Mazzarri. A due giornate dalla fine tutto può ancora succedere, ma nel dubbio rimane la certezza della classifica e di quello che (non) ha detto il derby, soprattutto in chiave nerazzurra.Forte del suo quinto posto, quasi sicuro, la squadra di Mazzarri offre la spiacevole sensazione di voler difendere il secondo 0-0 consecutivo, dopo quello con il Napoli sempre a San Siro, ma senza il furore agonistico e le occasioni di quel primo tempo. E soprattutto senza la minima reazione dopo aver incassato la rete di De Jong a metà ripresa. Bucata la rete di Handanovic, rimasto imbattuto nelle ultime tre partite contro Sampdoria, Parma e Napoli appunto, l’Inter è ancora quinta ma con il lanciatissimo Torino a due punti, Parma e Milan a tre. E come se non bastasse questa frenata senza alibi, preoccupa l’involuzione dei presunti gioiellini Kovacic e Icardi, che non lasciano tracce di luce per il futuro. Mentre gli ultimi rappresentanti del «triplete» che fu, invecchiano tristemente alternandosi tra campo e panchina, dalla prima sostituzione di capitan Cambiasso all’ultimo disperato inserimento di Milito, con Samuel che perde il suo primo derby senza mai uscire, sotto gli occhi tristi di Zanetti seduto fino alla fine tra le riserve, come non gli era mai capitato contro il Milan. E così alla fine Galliani urla di gioia come ai vecchi tempi. Anche se lo scudetto non abita più qui e l’Europa di scorta, malgrado il meritato successo del Milan, è ancora più vicina all’Inter. “