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Cerruti: “Inter alla deriva. Ora serve un segnale da Thohir”

Il noto editorialista della Gazzetta dello Sport, Alberto Cerruti, prova ad analizzare il momento difficile dell’Inter, dalle pagine della rosea: “Se il campionato finisse così, Cambiasso e compagni sarebbero in Europa League, per la...

Riccardo Fusato

Il noto editorialista della Gazzetta dello Sport, Alberto Cerruti, prova ad analizzare il momento difficile dell'Inter, dalle pagine della rosea: "Se il campionato finisse così, Cambiasso e compagni sarebbero in Europa League, per la migliore differenza reti e il vantaggio dello scontro diretto, vinto a San Siro contro la squadra dell’ex campione d’Italia nerazzurro, Mandorlini. Ma siccome il campionato continua, bisogna fare i conti con la preoccupante retromarcia dell’Inter, che nelle ultime otto partite, guarda caso con il nuovo presidente Thohir, ha ottenuto quattro pareggi, tre sconfitte e soltanto una vittoria, sia pure prestigiosa, contro il Milan, con un saldo negativo di 9 gol segnati e ben 12 subiti.Numeri da piccola squadra, che come le piccole si lamenta, anche se spesso a ragione, per gli arbitraggi, ma soprattutto gioca male e quando gioca meglio, come nel pantano di ieri a Marassi, perde partite che altri pareggerebbero o addirittura vincerebbero. Sfortuna certamente, ma anche colpe sulle quali Thohir, più di Mazzarri, deve riflettere, perché mai come ieri si è avuta la conferma di una scomoda verità: non basta moltiplicare le punte per moltiplicare i gol. La migliore Inter del campionato ha stravinto 3-0 a Udine, nell’ultima sua trasferta da tre punti il 3 novembre scorso, quando in attacco c’era soltanto Palacio, che aprì la goleada di testa. Appena è entrato Milito al suo fianco, nel finale contro la Lazio o dall’inizio contro il Genoa, sono arrivate le ultime due sconfitte. Ciò non significa, ovviamente, che il cannoniere del triplete sia diventato improvvisamente dannoso, ma più semplicemente che senza la migliore condizione degli attaccanti, o peggio senza la qualità dei centrocampisti e dei difensori, non si va lontano.Ecco perché, come il Napoli che getta via il successo a Bologna deve pensare a difendere il terzo posto inseguito dalla Fiorentina rilanciata dalla doppietta di Matri, l’Inter deve preoccuparsi anche di respingere gli assalti del Torino e del Parma, arrivati meritatamente a meno tre dalla zona Europa League. Con la speranza che Thohir batta un colpo e non soltanto sul mercato. Mazzarri e la sua truppa, con pochi campioni, hanno bisogno di rinforzi ma anche di un presidente vero, o almeno di un uomo forte che lo rappresenti. Perché senza una grande società non ci può mai essere una grande squadra."