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Mario Sconcerti nel suo editoriale per il Corriere della Sera ha parlato in particolare degli allenatori scelti dai grandi club come garanzia per un futuro migliore. "Fino a questo momento tutte le grandi società europee hanno scelto tecnici sicuri, non di affermazione recente. Molti sono grandi ritorni come Ancelotti e Allegri, gli stessi Sarri e Spalletti, o come Mourinho in Italia. È come se il calcio si fosse fermato, se fosse scesa al minimo la voglia di sperimentare. È quasi scomparso l’allenatore giochista, ogni squadra si è messa dietro le spalle di tecnici sicuri, conosciuti nelle sfumature di gioco, nel carattere, nel modo di rapportarsi ai giocatori", si legge.
Il noto giornalista ha parlato anche più in generale degli stipendi e di come sia cambiato il calcio con la pandemia. Si è per questo soffermato sulla cessione di Hakimicome esempio.
"Non credo diminuiranno gli ingaggi. Se aumentano gli scambi e i costi zero, l’unica differenza la farà l’ingaggio. Sta tornando invece l’inevitabilità di vendere a un certo prezzo. Se ti danno 70 milioni, qualunque giocatore, non solo Hakimi, va venduto", ha scritto.
(Fonte: Corriere della Sera)
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