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CF – Inter solida con Oaktree: così metterà mano al bond 2027. E i tassi di interesse…

Marco Astori Redattore 
Non è fuori logica ipotizzare che Oaktree possa rimborsare parte di quel debito e accendere un nuovo bond di entità inferiore

Sono diversi gli obiettivi economico-finanziari per l'Inter per il 2025, che comincerà con la Supercoppa per poi proseguire con la Champions League e il nuovo Mondiale per Club in estate. Questo il punto della situazione in casa nerazzurra spiegato nel dettaglio da Calcio e Finanza: "In casa Inter, il 2024 non è stato solo un anno di successi sportivi (il 20esimo titolo nazionale e la seconda stella conquistata in casa del Milan) ma anche di grandi cambiamenti societari: il club nerazzurro è passato infatti nelle mani degli americani di Oaktree dopo che il precedente proprietario, il cinese Steven Zhang, non ha rispettato il pagamento di pagato un debito di 385 milioni (interessi compresi) al fondo statunitense che aveva come pegno proprio la società nerazzurra.

Come spiegato a suo tempo, il passaggio di proprietà mediante l’escussione di un pegno non è stata una bella immagine per una società dalla storia gloriosa, tuttavia non andando troppo per il sottile è emersa quale soluzione migliore per il club nerazzurro. In particolare, se già negli ultimi anni della proprietà Zhang il management aveva intrapreso la strada di combinare la competitività sportiva con il riordino nei conti, questa tendenza è ancora più marcata adesso che la proprietà fa capo a un fondo di private equity come Oaktree. Con importanti vantaggi nei confronti di quando c’erano gli Zhang al comando:

  • innanzitutto, perché nella catena di controllo dell’Inter non è più presente il finanziamento da 275 milioni (che con gli interessi aveva raggiunto i 395 milioni) che era in capo personalmente a Zhang e per il cui mancato pagamento l’ormai ex presidente ha perso il club proprio a favore di Oaktree. Il passaggio di proprietà ha nei fatti eliminato questo debito che era di Zhang e non dell’Inter.
  • In seconda istanza, perché l’Inter ha un bond da 415 milioni con interessi al 6,75% in scadenza al 2027. Questa volta l’obbligazione è in capo direttamente al club nerazzurro stesso e quindi un eventuale mancato pagamento innescherebbe una procedura di insolvenza della società. Questo scenario però fa meno paura adesso visto che il nuovo proprietario ha le spalle più grandi economicamente;

  • inoltre, guardando anche al fronte stadio, i progetti interisti sembrano avere basi più solide e in questo senso non è un caso che siano ripresi i piani in condivisione con il Milan. Anche perché Cardinale considera la nuova proprietà nerazzurra come un partner nettamente migliore rispetto a quella precedente.
  • È evidente però che nonostante il risanamento in corso, sia praticamente impossibile che la gestione dell’Inter possa produrre utili tali entro il 2027 da pagare il debito di quella obbligazione da oltre 400 milioni. Pertanto, l’azionista o chi per lui dovrà pagare per quel bond. E in questo scenario non è fuori logica ipotizzare che Oaktree possa rimborsare parte di quel debito e accendere un nuovo bond di entità inferiore per rifinanziare la parte mancante. Con il vantaggio che essendo un gruppo molto solido non dovrà pagare i tassi di interessi esorbitanti esorbitanti che invece caratterizzavano le obbligazioni dell’era Zhang. Questo ovviamente a patto che Oaktree non trovi prima di quella scadenza un partner che lo affianchi nell’azionariato o un compratore per il club nerazzurro che soddisfi le sue necessità", si legge.