Antonio Conte torna agli ottavi di finale di Champions League a distanza di cinque anni dall’ultima volta, quando, alla guida del Chelsea, fu eliminato dal Barcellona con il risultato aggregato di 4-1 fra andata e ritorno nella stagione 2017/18.
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Champions, Conte torna agli ottavi: ecco quanto ha speso al Tottenham in un anno
Un bel modo di festeggiare il suo primo anno sulla panchina del Tottenham, quando il 2 novembre 2021 prese il posto dell’esonerato Nuno Espirito Santo. Il tecnico ex Juventus e Inter conferma così un buon inizio di stagione, visto il terzo posto momentaneo in Premier League e allontana i primi malumori di qualche tifoso per qualche carenza dal punto di vista del gioco espresso dai suoi Spurs. Ma quanto sono cambiati i londinesi dall’arrivo dell’allenatore salentino? E, soprattutto, John Lewis, proprietario del Tottenham, quanto ha speso per assecondare le richieste di Conte?
Partiamo dal citare l’ingaggio del tecnico che a Londra percepisce 15 milioni netti di sterline, che in euro fanno oltre 17 milioni per un contratto valido fino a giugno 2023. A questi si vanno ad aggiungere due finestre di mercato, quella invernale del 2022 e l’estiva dello stesso anno per un totale, solo per l’acquisto dei soli cartellini, di 198,9 milioni di euro a fronte di 40,67 milioni per le uscite: complessivamente, quindi, quasi 160 milioni di euro in due sessioni di mercato spesi dal club londinese per accontentare le richieste del tecnico italiano.
Nel dettaglio l’acquisto più oneroso è quello di Richarlison, acquistato dal Tottenham in estate per 58 milioni di euro. Subito dietro il riscatto da 50 milioni di Romero dall’Atalanta, arrivato prima di Conte, ma riscattato per volontà dell’ex CT dell’Italia. A questi due si vanno ad aggiungere anche la coppia Bentancur-Kulusevski arrivata dalla Juve e che in totale, al momento, è venuta a costare 29 milioni, 19 per l’uruguaiano e 10 per il prestito dello svedese ex Parma. Quest’ultimo se verrà riscattato porterebbe la cifra a un totale di 45 per il suo cartellino. Infine, i 29,2 milioni per Bissouma dal Brighton e i 14,7 per Spence dal Middlesbrough. Non in rosa, ma già di proprietà degli Spurs, Destiny Udogie, lasciato una stagione all’Udinese, con i friuliani che hanno già incassato 18 milioni.
Per quanto riguarda il capitolo uscite, quella più redditizia per i conti del club londinese è stata quella di Steven Bergwijn all’Ajax per 31,25 milioni. Il doppio prestito di Ndombele, la scorsa stagione al Lione e questa al Napoli, ha portato a un totale di 1,92 milioni. Il riscatto del mediano a disposizione di Spalletti porterebbe De Laurentiis a un esborso di circa 25 milioni.
(Fonte: Calcio & Finanza)
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