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Champions, da Lukaku e il Chelsea a Lautaro e Alvarez: quanti incroci di cuore

Andrea Della Sala

Ogni possibile avversario avrà una storia da raccontare. Tanti gli incroci suggestivi, tanti gli amici e i 'nemici' da affrontare nei quarti

Ogni possibile avversario avrà una storia da raccontare. Tanti gli incroci suggestivi, tanti gli amici e i 'nemici' da affrontare nei quarti di finale di Champions League.

"Il sorteggio disegna mondi e cambia vite. Una pallina viene estratta prima e un’amicizia si rompe, un accoppiamento appare dal nulla e un cuore si mette a battere a Manchester, a Napoli, a Monaco di Baviera. Milano e l’Italia da tre giorni parlano solo di derby ma in quest’epoca dai confini labili ci sono persone che vivrebbero altre partite con la stessa intensità. Per Thiago Silva, ritrovare il Milan sarebbe un derby con l’affetto. Per Rafa Leao, giocare col Benfica da ex Sporting sarebbe un derby con i ricordi. Per Modric, Kovacic e Brozovic, incontrare uno dei compagni di nazionale sarebbe un derby con l’amicizia. Qui, qualche storia nascosta nel sorteggio", scrive La Gazzetta dello Sport.

"Anno 2010, Romelu Lukaku va in gita con i compagni a Londra e la classe finisce a Stamford Bridge, lo stadio del Chelsea. La scena è ripresa in un video e francamente emoziona. Romelu, che ai tempi aveva già esordito con l’Anderlecht, chiede un po’ di tempo per stare da solo, tra compagni che camminano e un insegnante che vuole portarlo via: «Più tardi potrai tornare qui e sognare quanto vuoi».

E Rom, con lo sguardo serio: «Non sto sognando, un giorno giocherò qui. Quel giorno, piangerò». Ci è riuscito. Prima nel 2011-12, da talento appena acquistato. Poi nel 2013, tra un prestito al West Brom e il passaggio all’Everton. Infine nel 2021-22, dopo il grande biennio all’Inter. È andata male e Marotta ha già annunciato che la storia riprenderà: «Il 30 giugno, Lukaku torna al Chelsea». Se le palline dicono Chelsea-Inter, Romelu ritorna tra i seggiolini di Stamford Bridge con 13 anni in più. Non è escluso pianga ancora".

"Il Mondiale del Camerun è buono per una serie tv. Trama: una sconfitta con la Svizzera con gol di un giocatore nato in Camerun (e questo già basterebbe), un 3-3 con la Serbia, una vittoria col Brasile completamente inutile. Tutto innaffiato da un caso di Stato, con il portiere titolare escluso in polemica con allenatore e presidente federale (che poi sarebbe Eto’o). Il portiere è Onana, uno dei leader dello spogliatoio Anguissa. Mettiamola così: non migliori amici. Se le palline dicono Inter-Napoli, occhio alla stretta di mano".

"Altre sottotrame? Disponibili a decine. Giroud, al Chelsea, è un ex e un ex rivale in maglia Arsenal. Lautaro contro il City sfiderebbe Julian Alvarez e le opinioni di chi pensa che il miglior centravanti d’Argentina sia l’altro. Osimhen, contro il Bayern, giocherebbe anche per il Pallone d’oro africano vinto da Sadio Mané mentre Brahim Diaz, contro il Real, proverebbe a eliminare il club proprietario del suo cartellino. Se volete esagerare con gli strattoni al cuore però immaginate per un attimo il ritorno di Kalidou Koulibaly a Napoli. Spalletti ha sostituito il suo K2 con due K, Kim e Kvaratskhelia, ma le parole spese nel giorno del passaggio al Chelsea risuonano nei vicoli della città", chiude Gazzetta.