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"Lo scandalo del campionato Primavera cominciato sabato (stagione 2014-2015)e che nasconde il peccato originale del calcio italiano: il numero spropositato di stranieri anche nelle squadre che invece dovrebbero rappresentare il trampolino di lancio per i giovani italiani e poi per la Nazionale maggiore." Esordiva così un articolo di qualche tempo fa di Sportmediaset, a proposito del male del calcio italiano (in copertina, ovviamente, una foto della Primavera dell'Inter). Gli stranieri nei settori giovanili, i pochi italiani dati alle nazionali italiani. Un concetto cavalcato con costanza imbattibile anche da Arrigo Sacchi, che aveva proferito queste parole: "L'Italia è ormai senza dignità né orgoglio perché fa giocare troppi stranieri anche nelle Primavere: nei nostri settori giovanili ci sono troppi giocatori di colore". Un concetto costantemente accostato alle giovanili dell'Inter e da noi regolarmente smentito con fatti. (Potete leggere qualcosa qui e qui, e poi ancora qui.)
Intanto le nazionali giovanili attingono assiduamente e massicciamente dal settore giovanile dell'Inter (nonostante si continuino ad affermare inesattezze). Il tecnico federale Daniele Zoratto, in occasione del Torneo Internazionale Under 16, ha convocato ben otto nerazzurri: Nicola Tintori (portiere, classe 2000), Davide Bettella (difensore, classe 2000), Michael Ntube (difensore, classe 2001), Nicholas Rizzo (difensore, classe 2000), Lorenzo Gavioli (centrocampista, classe 2000), Davide Grassini (centrocampista, classe 2000), Elia Visconti (centrocampista, classe 2000) e Davide Merola (attaccante, classe 2000).
"La convocazione di ben otto ragazzi dell'Inter da parte della Nazionale Under 16 per il torneo che si svolgerà in Olanda è chiaramente motivo di orgoglio e di grande soddisfazione per tutto il Settore Giovanile nerazzurro. Avere in casa otto ragazzi chiamati a vestire la maglia azzurra dà la misura dell'ottimo lavoro portato avanti nel corso degli anni e, soprattutto, è la testimonianza della fondamentale attività svolta di stagione in stagione da parte di Giuliano Rusca e Giuseppe Giavardi, nella ricerca e nella selezione di giocatori nell'Attività di Base e nelle prime fasce d'età dell'attività agonistica". Queste le parole giustamente orgogliose di Roberto Samaden, responsabile del settore giovanile dell'Inter. Un settore che dovrebbe assurgere ad esempio per i risultati espressi (non solo in termini di risultati). Ma del quale spesso si parla a sproposito. Contano i fatti. Solo quelli, per fortuna.
Twitter @Sbertagna
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