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Dopo averlo ammirato sulla panchina dell’Italia, da ct azzurro ad Euro 2016, i tifosi e l’ambiente blue non vedono l’ora di entrare nel vivo della stagione con il loro nuovo manager: Antonio Conte è l’uomo in cui il Chelsea ha deciso di riporre il proprio destino, l’allenatore con cui i blues sognano di tornare grandi dopo una stagione di soli bassi e zero alti.
La nuova era è cominciata in settimana, con tutti gli occhi posati su di lui: tantissima la curiosità del calcio inglese, già nel codificarne le prime dichiarazioni. Hanno colpito, ad esempio, le parole con cui Conte ha esaltato i suoi attuali giocatori, messi a paragone con i migliori al mondo: "Penso che il Chelsea abbia in rosa giocatori che possono diventare top, top, top player, ma possono farlo solo con il lavoro. I nostri ragazzi sono fantastici, hanno un talento enorme ma in questo momento il mondo non pensa che siano allo stesso livello di Messi, Suarez, Neymar, Cristiano Ronaldo o Pogba. Con il lavoro però possono diventarlo: devono lavorare, sicuramente poi raggiungeranno quei livelli: ne sono certo. E’ importante che i giocatori lo capiscano, devono pensare questo: "Ok, ora sono un top player, ma io voglio diventare un top, top, top player". Conta la mentalità, conta il cuore così come la pazienza e la volontà di migliorare. E in tutto questo è importante il ruolo del manager, che deve prendere i migliori giocatori e cercare di migliorarli. Hazard? Quando si ha in squadra uno come Hazard, le aspettative sono sempre alte. È importante recuperarlo dal punto di vista fisico, tecnico, atletico e mentale. Abbiamo parlato e per quanto mi riguarda sono felice di allenare un giocatore fantastico come lui".
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