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Quindi Inzaghi è favorito?
—«Beh, sulla carta sì. Ma io dico che stavolta è cinquanta e cinquanta. Anche Italiano ha tante soluzioni e può pescare dalla panchina giocatori che sanno cambiare l’inerzia della gara. Sa, qui in città le aspettative sono alte. E poi in una partita secca possono incidere tante cose e non sempre vince la più forte. La fortuna può essere un fattore decisivo: se trovi l’episodio a favore… Quindi dico che l’Inter è molto forte, ma la Fiorentina ha tutto per farsi rispettare e temere».
Del resto, in campionato siamo in parità. Una vittoria a testa, entrambe in trasferta. E il successo dell’Inter a Firenze è arrivato in coda, per un gol rocambolesco di Mkhitaryan.
—«Esatto. E questo conferma che è tutto in bilico. Psicologicamente, forse, il fatto di aver sempre messo in difficoltà l’Inter va un po’ contro la Viola, perché di sicuro i nerazzurri non sbaglieranno l’approccio alla gara. Avranno rispetto per una squadra che è andata a vincere al Meazza si recente. Ma il calcio è bello anche per questo, può sempre succedere di tutto. E la Fiorentina ha la mentalità giusta per fare il colpo».
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