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Chicharito: “Futuro? Si può cambiare, frustrante non giocare. Non sono il peggio…”

Non gioca praticamente mai, ma quando gioca la sua firma la mette sempre: per fare gol il Chicharito Hernandez ci è proprio nato, e lo ha dimostrato anche ieri, nell’impegno del Real Madrid in casa contro l’Eibar, quando mister Ancelotti...

Dario Di Noi

Non gioca praticamente mai, ma quando gioca la sua firma la mette sempre: per fare gol il ChicharitoHernandez ci è proprio nato, e lo ha dimostrato anche ieri, nell'impegno del Real Madrid in casa contro l’Eibar, quando mister Ancelotti ha deciso di concedergli una chance da titolare. E lui, come al solito, lo ha ripagato con un gol.

Al termine del match, poi, in zona mista il Chicharito è stato molto autocritico nel dichiarare (ancora una volta) che si aspettava di giocare di più nel corso della stagione. Tanta felicità per la buona prova e per il gol, ma sul futuro ancora tanti dubbi.

Queste le sue parole: “Sono molto felice e molto contento perché ne avevo proprio bisogno: più che del gol, sentivo la necessità di tornare a sentire cosa significa giocare una partita dal primo minuto. E le cose sono andate molto bene. L’esultanza al gol non è stata una liberazione, ma tutti sanno quello che sto passando quest’anno. Chiaramente, mi piacerebbe fare moltissime cose, ma questo fa parte del Real Madrid: lo sapevo quando sono arrivato, anche se ho raccolto meno di quello che pensavo. Ora esco dal campo con 90 minuti di gioco, un gol e la fiducia del mister e dei miei compagni. Sono contento e qui vivo il presente. Il futuro si vedrà, ma questa è la sensazione di cui avevo bisogno. Sono molto grato alle persone che mi sostengono. Niente è come dare tutto sul campo per ringraziare quei tifosi. Ancelotti? Sono contento quando l’allenatore nota un atteggiamento così. Come ho sempre detto, spero che si parli di me per quello che faccio sul campo e non per quello che posso dire alla stampa o a livello personale. Sono molto felice: quest’anno non mi sento il peggior giocatore per non poter giocare, così come oggi (ieri, ndr) non mi sono sentito il migliore del match. Bisogna essere onesti, ma mi da molta fiducia. Futuro? Quello che possiamo cambiare è proprio ciò che viene, il futuro, e non so cosa mi succederà. Quando uno non gioca è molto frustrato, ma sto bene, sono contento e ho fiducia. Non è facile perché quando ti concedono solo 90 minuti, devi essere pronto. Ma di questo avevo bisogno”