00:14 min

ultimora

Clasico da 0 min, James non ci sta: torna e va in campo da solo, ore 22.30, sotto la pioggia

Dario Di Noi

Dopo un Clasico da zero minuti, James Rodriguez ha voluto reagire: al rientro a Valdebebas da Barcellona, alle ore 22.30, ha chiesto i vestiti d'allenamento, per una seduta individuale sotto la pioggia. Il colombiano non molla, non getta la spugna

James Rodriguez sta vivendo uno dei periodi più bui e complicati della sua giovane carriera di calciatore. El Diez del Real Madrid, cercato dall’Inter targata Suning in estate, è finito clamorosamente ai margine della rosa blanca: Zidane non lo vede e non ci crede, al punto da tenerlo fuori - come uno spettatore qualsiasi - anche nel tentativo di recuperare un Clasico quasi perso. Sul punteggio di 1-1, Zizou ha puntato in ordine temporale su Casemiro, Marco Asensio e Mariano Diaz: non su James Rodriguez. Un colpo duro inferto ad un crack del suo calibro, ormai al secondo anno di precaria condizione morale. Alla fine il Real ha riacciuffato 'el partido' con l’ennesimo miracolo di Sergio Ramos, uomo della storia che ha reso il ritorno a Madrid decisamente più sereno. Al rientro, tutti i giocatori hanno festeggiato un buon pareggio con la famiglia, i parenti e gli amici. Tutti, tranne uno: appena riportati al centro sportivo di Valdebebas, alle ore 22.30, James ha chiesto i vestiti per l’allenamento. Da solo, sotto la pioggia, è rimasto ad allenarsi per una sessione individuale senza luci né stenografi, senza focolai o testimoni. Questa la sua forma di ribellione, nei confronti di una situazione insostenibile: un giocatore da 75 milioni di euro intento ad allenarsi da solo, nella notte piovosa di Madrid, fa un bell’effetto. James non ci sta, non è disposto ad arrendersi senza combattere. Un carattere da giocatore (e uomo) vero.

(Marca)