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In estate era stato tutto apparecchiato: Ivan Perisic aveva chiuso la valigia, pronto a prendere il primo aereo per Manchester e a volare da Mourinho allo United. Dal canto suo, l'Inter aveva resistito, non smuovendosi dalla richiesta di 55 milioni di euro e il prestito di Anthony Martial, uno che a Spalletti è sempre piaciuto e che avrebbe potuto rappresentare per i nerazzurri, almeno in teoria, un degno sostituto del croato. Alla fine, però, l'affare non si è concretizzato. Perisic è rimasto all'Inter e Martial al Manchester United. E i numeri sono lì a dire che i nerazzurri hanno avuto ragione. Scrive calciomercato.com:
"Non c’è paragone tra i minuti giocati da Perisic e da Martial: 297’ quelli trascorsi in campo dal francese (facciamo riferimento alla sola Premier League), mentre l’ex Wolfsburg ha giocato 12 partite su 12 e tutte per 90’, mettendo insieme 1080’, 783’ in più rispetto al collega alle dipendenze di José Mourinho, che nonostante tutto mantiene buoni numeri dal punto di vista dei gol e degli assist. Il francese ha realizzato 4 gol in Premier, andando in rete, di media, una volta ogni ogni 74,25 minuti. Meglio di Perisic, che ha segnato lo stesso numero di reti, ma in un lasso di tempo superiore. Il croato va mediamente in rete una volta ogni 270 minuti di gioco. Non c’è invece gara sui cross diretti al centro dell’area di rigore: 61 quelli scagliati dal croato, 13 quelli di Martial, ovviamente sempre concentrati in minor tempo. Per quanto riguarda le occasioni create, sono 28 quelle in favore di Perisic e 9 quelle del francese, che sa creare grattacapi alla retroguardia avversari una volta ogni 32, minuti, mentre Perisic ci risece una volta ogni 38'".
(Fonte: calciomercato.com)
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