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La nota calciatrice, ora opinionista tv, Carolina Morace, attraverso le pagine della Gazzetta dello Sport, dice la sua sul momento delicato dell'Inter: "Cambiare il modulo di gioco in corsa è una moda, una necessità oppure una manifestazione di confusione mentale? La Juventus di Antonio Conte, all’occorrenza cambia dal 3-5-2 al 4-3-3. Il cambio dimodulo rappresenta una risorsa da utilizzare per mettere in difficoltà gli avversari o per sorprenderli. I tecnici italiani studiano le partite fin nei minimi particolari, studiano i punti di forza ed i punti deboli non solo degli interpreti ma anche dei sistemi di gioco avversari. Ma non tutto può essere studiato a tavolino, a volte, durante la gara la pressione degli avversari aumenta, e non è più possibile mantenere il baricentro della propria squadra alto. E’ sufficiente allora spostare di pochi metri la posizione dei propri giocatori in campo per passare da un 4-3-3 ad un 4-5-1. E ristabilire così l’equilibrio. Nel corso della mia carriera di allenatrice anch’io, spesso, ho cambiato modulo in corsa. Nel tentativo di recuperare una gara in svantaggio inserire una terza punta, o inserire tre trequartisti con una sola punta per penetrare una difesa avversariamolto compatta, talvolta era una necessità per portare a casa il risultato. Insomma strategia di gioco e tattica nell’alto livello sono delle componenti fondamentali. Per noi allenatori la gara diventa quasi una partita di scacchi. Ma badate bene, tutto ciò non significa adattarsi agli avversari o snaturare il proprio gioco. I principi di attacco e di difesa rimangono gli stessi, si cercano soluzioni alternative che possano mettere in difficoltà gli avversari. Ma alla base di questi cambiamenti di modulo ci deve essere sempre, da parte della squadra, una perfetta conoscenza dei principi calcistici e della filosofia di gioco dell’allenatore. L’Inter di Andrea Stramaccioni non sembra avere questa maturità tattica perchè la squadra neroazzurra non appare mai a proprio agio. Cambiano gli interpreti cambiano i modulima L’Inter continua a non esprimere una convincente e ben definita organizzazione di gioco. In questo caso l’allenatore neroazzurro dovrebbe fare un passo indietro ed insistere su un modulo. Quando la squadra avràmetabolizzato ed automatizzato i principi ai quali si ispira il tecnico sarà più facile cambiare disposizione tattica. Per ora, troppa confusione. Di contro osservate il Bologna di Pioli, adatta il suo gioco perfettamente alle squadre avversarie ma, fateci caso, la squadra sa sempre cosa fare ed esprime sempre un’ottima organizzazione tattica."
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