Tra i tanti Primavera convocati da Simone Inzaghi per la gara di Coppa Italia contro la Lazio c'era anche un nome che solletica da tempo le fantasie e le speranze dei tifosi dell'Inter: quello di Matteo Cocchi. Terzino sinistro classe 2007 e un'etichetta pesante sulla schiena: quella di essere l'erede di Dimarco. Un "progetto" sul quale a Interello e ad Appiano Gentile sono pronti a scommettere.


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Inter, Cocchi e il progetto “nuovo Dimarco”: paragone inevitabile. Il prossimo step…
Il paragone con Dimarco
—Il paragone con il numero 32 nerazzurro appare scontato e inevitabile: stesso ruolo, fisico simile, stesse qualità tecniche incredibile. Come Dimarco, anche Cocchi possiede un sinistro eccezionale, che lo rendono un'arma in più per la Primavera interista sia quando si tratta di crossare per i compagni, sia in occasione dei calci piazzati. Un fattore determinante in fase offensiva, come testimoniano i 4 gol e i 4 assist messi a referto fin qui in 25 presenze stagionali. Complice l'infortunio di Carlos Augusto, il talentuoso classe 2007 è stato convocato per la prima volta in Prima Squadra, e in questi giorni verrà aggregato stabilmente in gruppo. Nel frattempo Cocchi mantiene i piedi per terra, senza però nascondere le sue ambizioni: "Io nuovo Dimarco? So quello che si scrive sui social, ma tendo a non leggere i commenti e a concentrarmi su me stesso. Il mio obiettivo è debuttare in Serie A, e Dimarco è tra i miei riferimenti".
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I piani per il futuro
—Cocchi non è di sicuro una sorpresa per i vertici dell'Inter: arrivato a Milano nell'estate del 2021 dal Bologna, con cui si era laureato campione d'Italia U13 nel 2019, ha sempre giocato da sotto età, sintomo di grande fiducia da parte della società e dei vari staff tecnici del settore giovanile. Sotto contratto fino al 30 giugno 2027, ora che ha compiuto i 18 anni potrà discutere anche di un ulteriore prolungamento. Nel suo futuro c'è il passaggio nella formazione U23 a partire dalla prossima stagione, ma chissà che nel frattempo non possa arrivare l'esordio in Prima Squadra: Inzaghi e il suo staff lo osservano da tempo, la dirigenza lo tiene in grande considerazione. E ritrovarsi direttamente in casa l'erede di Dimarco è uno scenario che potrebbe diventare più di un semplice progetto.
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