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Coco: “Inter, qualcosa si è rotto nello spogliatoio. Inzaghi? Esonero un errore”

Fabio Alampi

L'ex difensore nerazzurro analizza le difficoltà della squadra alla vigilia del match di Champions League contro il Barcellona

Francesco Coco, ex difensore di Inter e Barcellona, ha concesso un'intervista a La Gazzetta dello Sport: "Inter-Barcellona sarà tesa e intensa, come tutti i match di Champions, ma non bisogna dimenticare che le due squadre stanno attraversando due momenti diversi. I blaugrana sono primi in Liga dopo tanto tempo e hanno parecchio entusiasmo: Xavi ha messo le basi giuste per iniziare un nuovo ciclo vincente. L'Inter invece sta vivendo uno dei peggiori inizi di campionato della sua storia, con 4 ko in 8 giornate. Non è facile quando i risultati non arrivano e di fronte ti trovi una big come il Barça".

Si aspettava questa partenza da parte dei nerazzurri?

"No, non me l'aspettavo, ma credo che non se l'aspettassero neppure i tifosi, l'allenatore e la società. La passata stagione l'Inter è stata brava a mantenere un livello alto di competitività nonostante le perdite pesanti di Lukaku e Hakimi: ha vinto due trofei e ha lottato per lo scudetto fino a 30 minuti dal termine dell'ultima giornata. Inzaghi si è calato bene nel ruolo di allenatore di un top club che, con tutto il rispetto delle altre società, è una professione diversa".

E allora quest'anno cosa è successo?

"Qualcosa si è rotto nello spogliatoio o tra l'allenatore e i giocatori. E questo è un peccato perché l'Inter ha la rosa più competitiva del campionato e in più rispetto alla passata stagione ha inserito Lukaku. Il suo infortunio ha pesato parecchio secondo me".

Come si esce da un momento del genere?

"Stando tranquilli e capendo bene le problematiche presenti".

Tanti tifosi chiedono l'esonero di Inzaghi. Sarebbe la mossa giusta?

"Le voci sono normalissime perché, quando i risultati non arrivano, paga sempre l'allenatore. Se analizzo tutto quello che Simone ha fatto nel 2021-22, il giudizio è molto positivo e credo che non sia la mossa giusta cambiare. Prima di arrivare a una soluzione così estrema, valuterei realmente le problematiche e cercherei di invertire la rotta tutti insieme. Il Milan sembrava sul punto di mandar via Pioli perché le cose non andavano e invece lo ha tenuto, conquistando poi lo scudetto. I dirigenti come priorità devono cercare di risolvere i problemi che hanno in casa e procedere con l'esonero solo come ultima spiaggia. Inzaghi per quello che ha fatto dal momento del suo arrivo a Milano si è meritato la fiducia e non dite che è fuori dalla corsa per lo scudetto: è distanziato 8 punti dalla vetta, ma in passato Allegri lo ha vinto partendo da -11 e dalla quindicesima posizione (nel 2015-16, ndr)".

È la difesa il principale problema che l'Inter deve risolvere?

"Skriniar, De Vrij e Bastoni erano uno dei reparti più compatti e forti dello scorso campionato: formavano un muro contro il quale tutti gli attacchi sbattevano. Skriniar, la punta di diamante dei tre, adesso è distratto dalle voci di mercato che evidentemente lo hanno destabilizzato. Anche gli altri due però non brillano. Secondo me la prima mossa è togliere di mezzo le voci di mercato, rinnovare i contratti di chi è in scadenza (Skriniar e De Vrij, ndr) e dare tranquillità all'ambiente. Ritrovare la compattezza dietro e la serenità nello spogliatoio è fondamentale".

Come finirà Inter-Barcellona?

"Il Barcellona è favorito perché ha un Lewandowski in grande forma: se gli dai un secondo e mezzo di tempo, il polacco ti fulmina. Per l'Inter però questa può essere la partita che ti dà fiducia per il proseguimento della stagione. E questo lo dico indipendentemente dal risultato finale: contro questo Barça puoi anche perdere, ma dipende come. È chiaro che auguro ai nerazzurri di far bene. Visto il momento la prima cosa da valutare però è l'approccio alla sfida".