Come annunciato nei giorni scorsi, arriva la denuncia da parte del Codacons in seguito ai disservizi registrati, fin dalla prima giornata di campionato, nella trasmissione delle partite della Serie A. L’Associazione presenta quindi alle Procure di Roma e Milano e all’AGCOM un esposto con richiesta alla Lega Nazionale Professionisti Seria A di valutare la revoca del contratto siglato con DAZN per la trasmissione delle partite di Serie A, alla Procura di valutare illeciti e responsabilità di quanto accaduto, e con diffida alla stessa emittente dalla riscossione dell’obbligo di pagamento.Si legge nell’atto del Codacons:
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Il Codacons chiede alla Serie A di revocare il contratto con Dazn: il comunicato
“Sebbene l’emittente abbia sin da subito fatto sapere di essere pronta a rimborsare gli utenti […] un eventuale rimborso non solo non sarebbe insufficiente ma evidenzierebbe con tutta evidenza l’inefficacia e l’inadeguatezza del servizio. Ad oggi, tanto la Lega Nazionale Professionisti quanto l’AGCOM non possono non prendere in considerazione le denunce degli utenti (che hanno sommerso i social network) quale segno di indignazione che ha raggiunto livelli altissimi, specialmente alla luce dei costi (per nulla ridotti) degli abbonamenti televisivi proposti dalla piattaforma. La Lega Calcio sembrerebbe aver permesso che la fiducia dei tifosi italiani venisse tradita una volta di più, e DAZN ha dimostrato di non essere all’altezza del servizio, come già evidente lo scorso anno”.Per questo, l’Associazione - che comunque chiede “un decisivo intervento da parte della Lega di Serie A” – scrive che “parrebbero potersi sussumere nella fattispecie delittuose previste e punite dagli articoli 640 c.p. e 340 c.p., nelle caratteristiche declinate dalla giurisprudenza di legittimità in punto di truffa contrattuale e interruzione di un ufficio o servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità”.La conclusione è la diretta conseguenza di quanto rilevato. L’Associazione, insieme all’Associazione Utenti dei Servizi Radiotelevisivi, ha quindi:1. Diffidato DAZN Italia dalla riscossione degli abbonamenti mensili fino a quando "non vengano risolti definitivamente i problemi che sembrerebbero provocare i continui disservizi nonché risarcire i danni subiti dagli utenti/fruitori del servizio che si sono visti impossibilitati ad accedere al proprio profilo online proponendo loro un contratto gratuito per un anno”.
2. Chiesto alla Lega Nazionale Professionisti di Serie A "di valutare se sussistono i presupposti per annullare il contratto siglato con l’emittente DAZN allo scopo di tutelare utenti e tifosi. E più nello specifico, di revocare nell’immediato, ed ai sensi dell’articolo 650 c.p., il contratto sottoscritto con DAZN se al termine della seconda giornata di Serie A si verificheranno eventuali ed ulteriori disservizi (anche di breve durata), così come quelli verificatisi nel corso della prima giornata di campionato, che possano comportare un grave danno dei confronti degli utenti/fruitori del servizio e con essi, di conseguenza, la mancata visione della partita".
3. Chiesto alle Procure di Roma e Milano di “predisporre tutti i controlli necessari per accertare quanto esposto ed in caso positivo di verificare il configurarsi di eventuali illeciti e responsabilità, oltre che, in caso affermativo, di esperire l’azione penale”.
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