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Per il presidente del Codacons Marco Maria Donzelli i 25 mila euro di ammenda decisi dal giudice sportivo al Cagliari per i cori razzisti a Samuel Eto'o sono «una sentenza ridicola ed offensiva», «non dare la sospensione del campo, neanche per una giornata, - sottolinea - significa permettere i cori razzisti». «Dov'è finita la tanto decantata tolleranza zero?» si chiede Donzelli secondo il quale l'ammenda comminata ai sardi «non sono una sanzione per una società di serie A, sono briciole, che peraltro non toccano chi ha fatto quei cori razzisti». «Questa sentenza - spiega - è l'ennesima dimostrazione che non ci si può fidare della 'giustizià sportiva. Per questo chiediamo l'intervento del ministro degli Interni. Che fine ha fatto la legge Mancino? Occorre, poi, stabilire sanzioni che scattino automaticamente a fronte di determinati comportamenti, senza che il giudizio venga demandato alla discrezionalità del giudice. Altrimenti avremo sentenze non omogenee. Perchè, ad esempio, alla Juventus per i cori contro Balotelli la condanna fu un turno a porte chiuse e qui solo 25.000 euro?». Il Codacons chiede, ad esempio, che, in caso di cori razzisti, a fronte di un referto arbitrale che attesti la tifoseria colpevole, scatti, anche per la società in trasferta: partita persa a tavolino, multa alla società pari all'incasso della serata e sospensione del campo per una giornata.
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