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Vecino ha riportato un risentimento al bicipite femorale e la sua presenza col Chievo è in forte dubbio, anche perché la settimana successiva i nerazzurri affronteranno la Juve e Spalletti vorrà giocarsela con la sua formazione tipo. Col Chievo rimarrà il solo Skriniar affiancato dal debuttante (tra i titolari) Ranocchia e sostenuto da una mediana composta da Borja Valero e Brozovic che tutto sono fuorché due incontristi. In attesa che Luciano Spalletti possa inventarsi qualche novità sul tema, la sensazione è che questa possa essere l’ultima chance per Joao Mario che nel gioco a incastri dell’emergenza potrebbe essere rilanciato tra i titolari dove non trova posto da Bologna, 19 settembre, quando venne bocciato dopo cinquanta minuti a favore di Eder.
Un ostracismo che ha provocato - nell’anno del Mondiale - un bel mal di pancia al giocatore che, dal ritiro della Nazionale, ha per la prima volta pubblicamente parlato dell’ipotesi di un addio a gennaio: «Vorrei giocare di più, questo è ovvio, ma credo che le cose possano sempre migliorare. È ancora presto per parlarne, c’è tempo da qui a gennaio. Vedremo quello che succederà: valuterò e deciderò in base a ciò che è meglio per me e per la mia carriera». Spalletti non si è certo arrabbiato per il grido di dolore del portoghese, ma è ovvio che ora si attenda una risposta sul campo dall’interessato.
(Tuttosport)
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