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Collina prova a cambiare il calcio: “Vi dico tutto su fuorigioco, giudici di porta e…”

Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, il designatore Uefa, Pierluigi Collina, anche a seguito delle ultime polemiche arbitrali prova a disegnare un futuro diverso su alcuni aspetti, dalla moviola in campo al fuorigioco, passando per il fallo di...

Riccardo Fusato

Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, il designatore Uefa, Pierluigi Collina, anche a seguito delle ultime polemiche arbitrali prova a disegnare un futuro diverso su alcuni aspetti, dalla moviola in campo al fuorigioco, passando per il fallo di mano: “I giudici di porta, non  sono stati pensati in funzione dei gol fantasma, sarebbe stato poco comprensibile aggiungere due arbitri con lo scopo di attendere un evento che statisticamente ha numeri bassissimi nell’arco di una stagione.La tecnologia sul gol-non gol e gli addizionali non sono incompatibili. Hanno obiettivi diversi e quindi possono essere utilizzati insieme. Ovviamente deve essere considerato il rapporto costo/benefici. Moviola in campo?  L'Ifab l’anno scorso aveva detto no a qualunque ulteriore discussione. Adesso invece ne riparleranno. Fuorigioco? Non si può chiedere a un assistente di valutare i centimetri. Non è un compito da essere umani. Nello stesso tempo è un paradosso chiedere di accettare l'errore perché la valutazione è impossibile da fare. Credo che qualcuno debba al più presto mettere mano alla questione, trovando un diverso equilibrio alla regola. Fallo di mano? È l'unica regola a prevedere la punibilità solo in caso di gesto volontario. Le complicazioni arrivano perché si è cercato di codificarla attraverso una serie di fattori andando molto oltre il significato letterale del termine. Esiste una notevole differenza tra quello che vede un arbitro in diretta e quello mostrato in tv: rallentando le immagini si altera la percezione e quasi tutti i tocchi di mano sembrano volontari. Tripla sanzione? L'Ifab a fine febbraio darà una risposta alle obiezioni avanzate da più parti, direi dalla quasi totalità del mondo del calcio che ritiene rigore più rosso e squalifica una punizione eccessiva. Bisogna ricordarsi che l'obiettivo era punire chi volontariamente, e magari senza possibilità di giocare il pallone, commetteva fallo per impedire a un avversario di andare verso la porta avversaria con la possibilità di segnare una rete. Ora siamo andati oltre: è punito anche chi in modo onesto cerca di giocare il pallone, ma arriva un attimo dopo sulla palla. Il nostro auspicio è che l'Ifab autorizzi una sperimentazione, magari in Champions, permettendo agli arbitri di dare il rosso solo a chi all’interno dell'area di rigore si disinteressa del pallone. Simulazione? Può essere una novità interessante il cartellino bianco, almeno a giudicare dai risultati ottenuti a livello giovanile. Certo, dovrà essere testato in un campionato più importante, ma trovo giusto per il calcio cercare di dare una immagine di correttezza e fair play. Le simulazioni e le proteste sono diseducative anche per i ragazzi che guardano le gare".