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Fulvio Collovati è cresciuto nel settore giovanile del Milan, con cui ha vinto anche lo scudetto della Stella, passato poi all’Inter con cui ha giocato per ben quattro anni. Non fa il tifo per una delle due milanesi in particolare, ma per il migliore ("mi sono spogliato di questa rivalità da ormai molti anni. Speriamo vinca il migliore, anche se nei derby spesso non è così). Ai microfoni di Libero Collovati ha raccontato come sarà, secondo lui, il derby di domenica sera:
Un derby tattico o spettacolare? «Credo che sarà un derby spettacolare. Non mi risulta che siano due squadre che possano permettersi di far prevalere la tattica. Soprattutto in fase difensiva».
Milan favorito, ma l'Inter ha tante motivazioni - «Il Milan arriva con un terzo posto in classifica inaspettato, ma con una situazione societaria meno chiara rispetto a quella dell’Inter. Anche se questo riguarda poco i giocatori. I rossoneri stanno meglio dei nerazzurri però nel calcio contano anche le motivazioni. E forse i nerazzurri ne hanno di più. Hanno molto da dimostrare. Quindi il Milan è favorito, ma in un derby non sempre vince chi è favorito».
Romagnoli out? «Un'assenza che peserà molto. Perché è un ragazzo che è cresciuto parecchio. Ha dimostrato grande personalità sia nel Milan che in Nazionale. In coppia con Paletta poi hanno fatto vedere una buona affinità. É il miglior difensore del Milan e la sua assenza certamente si farà sentire».
Cosa cambia con Pioli? «Ci sarà una maggiore attenzione all’intera fase difensiva. Cambierà secondo me il centrocampo perché vorrà maggiore protezione alla difesa. Credo che rilancerà Brozovic, mentre su Kondogbia ho qualche perplessità. Essendo all’esordio penserà prima a non perdere. Quindi non penso che per il francese ci sarà spazio dato che finora non ha dimostrato affidabilità. Pioli non si può permettere di fare delle scommesse».
Perdere farà più male a...«Certamente all’Inter. Il Milan sta facendo un campionato al di là delle aspettative e perdere un derby non sarebbe così drammatico. Nel caso dell’Inter invece si tratterebbe dell’ennesimo
passo falso. Con un nuovo allenatore che deve immediatamente dimostrare che quanto si dice sulla bontà della sua rosa sia vero».
(Libero)
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