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Collovati a Rai Sport
Intervenuto ai microfoni di Pallone Gonfiato, Fulvio Collovati ha parlato così dell'Euroderby di Champions League tra Inter e Milan:
"Ultimamente ho commentato sia il Milan che l’Inter in campionato e sono due squadre riconoscibili. Chiaro che la musichetta della Champions League, l’aria che si respira e la sfida di andata e ritorno ai quarti ha dato ad entrambe una nuova fisionomia. Quello in semifinale è un derby affascinante: in realtà lo è già di per se quando è in campionato, in Champions non potrà far altro che esserlo ancora di più. Quest’anno ho l’impressione che valga molto: innanzitutto perchè chi vince accede alla finale, dove comunque può succedere di tutto. Inoltre le milanesi non hanno la certezza di arrivare tra le prime quattro in classifica quindi devono tentare il tutto e per tutto per giocartela in finale"
”Da quello che mi è sembrato di aver visto, dopo il passaggio di sponda, è un giocatore navigato, abituato. Ai miei tempi questi trasferimenti si sentivano di più, oggi i giocatori sono abituati a questi trasferimenti, non si fanno problemi. Anzi, dirò di più, da quando è arrivato all'Inter è migliorato, rispetto a ciò che era al Milan. Inizialmente giocava come trequartista poi, a causa dell'infortunio di Brozovic, è diventato un punto di riferimento in regia oltre che punto di riferimento per Inzaghi. Io non penso che lui abbia nella testa l'idea che dovrà sfidarsi contro il Milan, quel discorso è superato. Giocherà, farà la sua partita e non c'è altra scelta”.
“Secondo me è un fattore più psicologico che tattico. In Champions League si affrontano squadre straniere e c'è un po' più di timore per cui sei più attento in fase difensiva per sfruttare poi magari le ripartenze come hanno fatto Leao e Barella nei gol segnati contro Napoli e Benfica. Per cui le squadre giocano più compresse, più attente in fase difensiva mentre in Italia (come successo all'Inter con le sue undici sconfitte) è più facile prendere gol. I nerazzurri lo hanno fatto vedere con l'Empoli, con il Bologna, con il Monza..perchè questo? Perché si è costretti ad attaccare e si ha una lucidità diversa da quella che c'è in partite come quelle in Europa…la difesa si scopre più facilmente ei gol arrivano.37 gol per il Milan e 34 per l’Inter sono tantissimi, soprattutto se si pensa che abbiamo giocato appena 31 giornate, vuol dire subire più di un gol a partita.. non è mai successo. Chi ha vinto gli scudetti ha vinto subendo 20/25 gol…è un fatto di mentalità".
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