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Commisso: “Non invidio chi vince coi debiti. Com’è finito il Milan di Li? Zhang? La Juve che…”

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Commisso, presidente della Fiorentina, ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport: soliti attacchi verso tutti
Alessandro De Felice Redattore 

Commisso, presidente della Fiorentina, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni de’ La Gazzetta dello Sport. Il numero uno del club viola ha trattato vari temi nella lunga chiacchierata con la Rosea.

Commisso: “Non invidio chi vince coi debiti. Com’è finito il Milan di Li? Zhang? La Juve che…”- immagine 2

Non invidia nessun club che in questi anni ha vinto?

“No, perché certe vittorie sono arrivate grazie a situazioni debitorie assurde che hanno portato i club quasi alla bancarotta e poi nelle mani di Fondi per la mancata restituzione da parte delle proprietà dei prestiti ricevuti. E io mi chiedo ancora se chi ha vinto in certi anni poteva essere iscritto al campionato... Stavo per comprare il Milan poi è finito a mister Li e sapete come è finita. E Zhang? Non si sa più dov’è... Anche lui costretto a lasciare l’Inter, indebitata col Fondo Oaktree. Poi c’è il caso Juve: da Ronaldo in poi Exor in cinque anni ha dovuto mettere 900 milioni di euro per sistemare i bilanci, nonostante i ricavi annuali fossero superiori a 450 milioni, più del triplo di quelli della Fiorentina. Dei club a cui possiamo paragonarci, per dimensione e ricavi, solo l’Atalanta ha fatto meglio di noi come risultati, ma il loro progetto, compreso di infrastrutture, è partito prima. Le altre no, non posso invidiarle”.


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In questi 5 anni ha visto qualche cambiamento in positivo? È rimasto tutto uguale? Ha ancora fiducia o ha perso le speranze?

“La fiducia c’è sempre, ma non ho visto miglioramenti in nessuno degli aspetti che lei ha citato, a partire dal rispetto delle regole. La Juventus ha subito una penalizzazione per irregolarità, ma Milan e Inter hanno continuato a spendere nonostante centinaia di milioni di debiti e non sono state mai penalizzate per questo. Non si è voluto intervenire. Questi club, a partire dalla Juve, volevano aggiustare i bilanci con i soldi della Super Lega a scapito dei tornei nazionali. Per fortuna quel progetto è fallito ed il calcio si è salvato”.

Invece, al di là di quanto fatto per i propri club, non sono riuscite a modernizzare il sistema.

“Purtroppo è vero. Non si riesce a cambiare il sistema per ottenere più risorse e garantire un equilibrio tra entrate e uscite. Chi investe nel calcio italiano oggi deve continuamente ripianare e mettere altri soldi: un pozzo senza fondo. Io nel secondo triennio della mia presidenza ho messo gli stessi soldi del primo triennio... I Friedkin credo abbiano investito nella Roma già quasi un miliardo. Sa la verità? L’unico momento in cui le proprietà potranno rientrare delle spese sostenute è quando rivenderanno il club, se non sono andate in bancarotta prima. Perché nel club, finché ce l’hanno, continueranno a mettere soldi su soldi”.

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Spesso ha polemizzato con la Juve, ma ci ha fatto anche tanti affari...

“Beh se è l’unica squadra che si fa avanti con i soldi, che devo fare... (ride, nda ). Abbiamo fatto un grande affare con Vlahovic, il più importante nei miei cinque anni. E guardi Chiesa: ho letto che è andato al Liverpool per 12 milioni. Noi lo abbiamo venduto per quasi 60... Chi ha fatto l’affare, gli altri o Rocco?”.

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