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Commisso: “Ripresa a maggio? Non credo. Agnelli non realizzerà mai la Super Lega. Su Chiesa…”

Alessandro De Felice

Le parole del presidente della Fiorentina ai microfoni del Corriere dello Sport sui temi legati al Coronavirus e non solo

Intervistato dal Corriere dello Sport, il presidente della FiorentinaRocco Commisso ha parlato della possibile ripresa del campionato di Serie A a maggio e non solo: "Mi piacerebbe, perché vorrebbe dire che l’emergenza è finita, ma non saprei, non credo. Nessuno può dire cosa succederà tra due settimane, un mese. Se poi si ammala un altro giocatore, cosa facciamo? L’importante è non compromettere anche la prossima stagione. Noi abbiamo parlato dei nostri tesserati contagiati, ma gli altri?".

ACCORDO JUVE-CALCIATORI - "Ha dato il buon esempio, anche se non conosco i termini. Ma la Juve è una corporation, è quotata in Borsa. Non so se sia una linea da seguire, aspetto che la Lega esca con una proposta per tutti, finora non abbiamo fatto niente".

MERCATO CHE CAMBIA - "Niente più colpi da 150 milioni? Lo penso anch’io. Non ci saranno, non dico per sempre, ma il ridimensionamento sarà uno degli effetti della crisi".

CHIESA - "Non possiamo incontrarlo adesso perché c’è il virus di mezzo, ma presto ci metteremo a un tavolo e ne parleremo. Avere un contratto nuovo è importante per noi e per lui".

CONTRATTI E 'SALARY CAP' - "Il tetto salariale sarà un tema importante. Negli Stati Uniti ci sono alcune limitazioni, ma esistono anche contratti di quindici anni. Non dico un salary cap come in America, ma qualcosa va fatto: se hai 100 milioni di ricavi, non puoi investirne 60 in stipendi. Bisogna trovare un modo per accorciare le distanze tra club ricchi e club più poveri".

STADIO - "Joe (Barone, ndr) sta lavorando molto, è determinato, ma non è facile. Abbiamo messo a disposizione anche i nostri avvocati. La politica deve rivedere le leggi sugli stadi, sia quelli da costruire sia quelli storici, e farlo in fretta. L’economia ha bisogno di investitori, il calcio ha bisogno di investitori. Se si continua a mettere ostacoli, finirà che molti non verranno in Italia. Ci sono miliardari americani pronti a investire, ma chiedono regole chiare, tempi certi".

SUPER LEGA - "Agnelli spinge? La Juve è italiana, ha tifosi che vengono dalla Calabria e dalla Sicilia per vederla. Agnelli e la Juventus sono diventati quello che sono grazie all’Italia. Questa della Super Lega è un’idea sua, un’idea che ha lui ma non credo arriverà mai a realizzarla".

SERIE A - "La Lega conta poco all’interno della federazione, è quella che mette più soldi ma al momento delle decisioni non ha peso. Ho proposto la creazione di una sede a New York ma non hanno fatto niente. Vorrei un modello tipo Premier, in cui tutti collaborano per far crescere il brand nel mondo".