Il telecronista ha detto la sua sulla squadra di Inzaghi che sta domani affronterà la formazione di Juric
«Le insidie insite nella gara col Toro? Una potrebbe essere dal tipo di prestazione dei granata che possono mettere in difficoltà nell'uno contro uno, ci riesce con squadre sulla carta più forti, e l'altra insidia è l'Inter stessa. Quando gioca da Inter ha picchi straordinari, poi ogni tanto - per età e per tanti impegni - accusa passaggi a vuoto. Credo che la squadra abbia fatto un grande salto di qualità nella finale di Champions capendo che è una squadra di livello internazionale. Pur perdendo quella partita, raramente ho visto in difficoltà così il City di Guardiola». Così Maurizio Compagnoni, su Skysport, ha parlato del momento che sta attraversando la formazione di Inzaghi che alla ripresa del campionato affronterà nelle prossime ore il Toro di Juric.
-In questa crescita anche l'inserimento di Thuram?
Thuram mi è stato segnalato quando giocava in Ligue1, giocava alla Leao, si vedeva che aveva un talento enorme ma aveva un problema, si impappinava davanti alla porta. Ma era giovanissimo. Ma se sotto porta impara ad essere freddo e lucido potenzialmente è straordinario, grande fisicità da chi è alto 1.92 ma ha i piedi di uno alto 1.68. È uno che svaria, nasce ala sinistra. Non siamo arrivati al cento per cento del suo potenziale.