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Con l’arrivo di Pioli l’attacco dell’Inter funziona meglio. L’Icardi-dipendenza…

Riccardo Fusato

Tra i lati positivi del lavoro che Pioli sta portando avanti alla Pinetina c’è pure quello relativo a un attacco che funziona meglio

All'Inter si può anche parlare di bicchiero mezzo pieno. Tra i lati positivi del lavoro che Pioli sta portando avanti alla Pinetina c’è pure quello relativo a un attacco che funziona meglio. Non solo in termini di gol a partita, ma anche come varietà dei marcatori. Con il nuovo tecnico l’Icardi-dipendenza è svanita o quanto meno i nerazzurri stanno trovando modi alternativi per battere il portiere avversario. Una buona notizia in vista di una rincorsa all’Europa che si preannuncia comunque complicata. Con De Boer in panchina nelle prime 11 giornate la squadra aveva raccolto 14 punti (media 1,27 punti a incontro), ma soprattutto aveva segnato la miseria di 13 reti (1,18 a gara). Con Pioli, a dispetto di un calendario piuttosto difficile, la media punti è in cresciuta (1,75) e soprattutto sono quasi raddoppiati i gol (2 di media ogni 90'). Numeri non di poco conto anche perché con la mossa della difesa a tre l’ex allenatore della Lazio sembra aver messo a posto le cose che là dietro non andavano all’inizio della sua gestione. D’accordo, per sognare la qualificazione alla prossima Champions League sarà obbligatorio aumentare ulteriormente la media-punti, ma provarci avendo buoni numeri sottoporta sarà sicuramente più semplice.