L'inizio di stagione dell'attaccante argentino non è sicuramente al livello degli scorsi anni: tanti i motivi
L'inizio di stagione di Lautaro Martinez non è stato sicuramente brillantissimo: il capitano dell'Inter, complici gli impegni prolungati con l'Argentina in Copa America, ha di fatto saltato la preparazione estiva, con un conseguente e inevitabile ritardo di condizione che sta provando a colmare con la sua classe.
Il Corriere dello Sport ha fatto il punto sull'attaccante nerazzurro, analizzando numeri e prospettive: "Alla base c'era, e continua a esserci, un problema di condizione. L'argentino non ha fatto la preparazione. Questa estate è tornato in anticipo, accorciando le vacanze post-Copa America, per mettersi prima a disposizione di Inzaghi. In questo modo, però, non ha potuto carburare, giocando al debutto in campionato contro il Genoa, senza nemmeno aver rotto il ghiaccio in amichevole. Da quel momento in poi, non c'è più stato un attimo di pausa. Con l'inizio della Champions, gli impegni si sono moltiplicati e lo spazio per allenarsi concretamente si è ridotto fino a scomparire".
Problema di condizione
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"L'ideale sarebbe stato che Lautaro rinunciasse ad un giro in nazionale. Invece, ha sempre risposto presente alla chiamata del ct Scaloni, anche stavolta: giocherà contro Paraguay e Perù, con annessi viaggi transcontinentali di andata e ritorno. Quasi certo che non sarà titolare con il Verona, alla ripresa del campionato, per poi giocare contro il Lipsia in Champions. Ad ogni modo, si tratta più che altro di accorgimenti. Che rischiano di non risolvere la situazione.
La forma ancora precaria è probabilmente la causa principale delle difficoltà del Toro. C'è anche altro, però, per spiegare la differenza nel suo rendimento tra un anno con l'altro, esplicitata nella maniera più evidente dai gol segnati: 6 contro 14, ben 8 in meno. Il Lautaro di oggi, infatti, frequenta anche meno l'area di rigore. Si abbassa più spesso per partecipare alla manovra e per lasciare la profondità a Thuram. Solo che così diventa più complicato risalire il campo per ricevere i servizi dei compagni che intanto avanzano".