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Italia-Repubblica Ceca, Condò: “Condizione eccellente degli azzurri: ieri Barella…”
Intervenuto sulle colonne di Repubblica, Paolo Condò ha così analizzato il largo successo (4-0) dell'Italia sulla Repubblica Ceca:
"Ingannevoli sono i collaudi finali come poche altre gare, nel bene e nel male. Se però lo teniamo a mente, ricordando per esempio che l’ultima finale del nostro calcio (Euro 2012) venne “annunciata” da uno 0-3 amichevole — begli amici... — subito dalla Russia, il sereno 4-0 inflitto ieri alla Repubblica Ceca assomiglia a un biglietto di business class per il viaggio europeo ormai imminente. L’indicazione è importante per due motivi. Il primo è l’avversaria, che tre giorni dopo di noi entrerà nella competizione affrontando la Scozia in una gara che non potrà sbagliare: dunque una squadra che in base al calendario dovrebbe già essere nei pressi del suo massimo, e che l’Italia ieri ha letteralmente tolto dal campo dopo una decina di minuti di studio. Il secondo indizio rivelatore del peso di questo test è stato il tempo che Mancini ha dato alla formazione di partenza: più di un’ora prima di cambiare, a riprova che questi saranno i titolari contro la Turchia. La stessa scelta di “forzare” Jorginho, in campo a meno di una settimana dalla finale di Champions, ha indicato il desiderio del ct di riscuotere un esame attendibile. La settimana che ci separa dall’inizio del torneo, quindi, vivrà sul sottile filo psicologico di un entusiasmo montante che non deve però tracimare. Non è uno slogan: quando stai volando di fantasia, gli intralci improvvisi ti sembrano più complicati di quanto magari sono".
"Venendo ad alcuni appunti tattici, l’eccellente condizione degli azzurri — tutti molto dinamici, e dunque con linee di passaggio molteplici e libere — è servita a Lorenzo Insigne per imporsi come il leader naturale della fase offensiva azzurra, perché il suo movimento a mezzaluna fuori-dentro apre varie opzioni di gioco, dalla conclusione personale (il terzo gol) all’assist sull’altro lato dell’attacco (il quarto, con palla a Berardi). Ieri Barella, soprattutto nel primo tempo, ha cercato con insistenza di inserirsi negli spazi centrali liberati dal movimento di Immobile: un movimento visibile non tanto sul secondo gol, piuttosto fortuito, quanto sul primo, perché è stata la mezzala interista a saltare a centro-area sul pallone che poi, arrivato a Immobile, è finito in porta. Dietro è piaciuta molto la calma con la quale Bonucci ha gestito con Jorginho e Donnarumma la partenza dal basso, o più precisamente l’alternativa del lancio lungo che il difensore juventino continua a utilizzare come pochi, e che trae puntualmente d’impaccio la difesa nel momento in cui il pressing degli attaccanti avversari la sta portando in zona rischio. Sono varie opzioni di gioco, la grande ricchezza di una Nazionale dotata di indubbio talento ma anche molto “lavorata”. Una settimana. State calmi, se potete".
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