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Condò: “Chi tornerà dovrà applicarsi con l’intensità di Dimarco. Mancini, compito importante”

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Il giornalista, sulle pagine di Repubblica, ha commentato la vittoria dell’Italia sull’Ungheria in Nations League

Andrea Della Sala

Il giornalista Paolo Condò , sulle pagine di Repubblica, ha commentato la vittoria dell’Italia sull’Ungheria in Nations League:

"Il valore della vittoria di Budapest è notevole per tre motivi. Il primo è il risultato in sé, un secco 2-0 in uno stadio ostile. Il secondo è la sua conseguenza: la qualificazione alla Final Four della Nations League in un girone che secondo i bookmaker conteneva terza (Inghilterra) e sesta (Germania) favorita del Mondiale imminente. Il terzo è l’atteggiamento col quale l’Italia ha preso il match per le corna: aveva soltanto la vittoria per dare un senso al post-Macedonia, ed è andata subito a cercarla sul campo della battistrada con i modi sbrigativi di una squadra consapevole di essere più forte. Mancini avrebbe molti uomini per allestire una Nazionale migliore di questa, da Chiesa a Verratti, da Tonali a quello che potrebbe ancora diventare Zaniolo.

Ma quando tornerà il loro turno dovranno applicarsi con l’intensità di Dimarco e la solidità di Cristante, la costanza di Di Lorenzo, la freddezza di Raspadori, persino la corsa anarcoide di Gnonto che nel Leeds non ha ancora giocato un minuto ma ieri, all’interno di una prestazione modesta, ha comunque intercettato il pallone che ha portato il primo gol.

Condò: “Chi tornerà dovrà applicarsi con l’intensità di Dimarco. Mancini, compito importante”- immagine 2

La crescente amarezza per il secondo Mondiale mancato di fila — man mano che ci si avvicina fa sempre più male — diventa quasi rabbia davanti a questo risultato, perché ci conferma nella convinzione che il posto degli azzurri fosse in Qatar, e che la qualificazione sia stata gettata nell’umido per incuria, certo, ma anche per una serie di irripetibili circostanze.

Mancini deve fare da solo convincendo i giocatori che marcare visita in azzurro senza stare troppo male sia un tradimento nei confronti dei compagni, e che comportarsi in modo sgradevole nei loro confronti sia scorretto anche fuori dai periodi azzurri. Un Redeem Team — una squadra che dopo un tracollo vuole riscattarsi — nasce sempre dal rispetto".

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