Dalle colonne de La Repubblica, Paolo Condò analizza il pareggio tra Roma-Inter. Il giornalista sottolinea l'errore di Conte nel togliere il migliore in campo, Achraf Hakimi.
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Condò: “Nelle scelte di Conte c’è sempre un eco polemico verso il club. Togliere Hakimi…”
L'analisi del giornalista sul pareggio tra Roma-Inter
"Il confronto diretto d’alta classifica tra la Roma e l’Inter ha partorito una partita di calcio basic: a seconda del punteggio, che si è mosso in altalena, chi vinceva si difendeva e chi perdeva attaccava. Senza sfumature tattiche, tutti indietro e tutti avanti a turno. Certo, entrambi i tecnici non hanno fatto del loro meglio alla voce cambi, Fonseca perché come spesso gli succede ha tardato a ordinarli e Conte perché nelle sue scelte c’è sempre un eco polemico nei confronti di una società che per portarlo ad Appiano gli aveva evidentemente prospettato altre risorse. «Un club importante deve poter pescare dalla panchina» è un’indiscutibile verità, ma togliere Hakimi nel momento in cui stai soffrendo e avresti l’uomo in grado di far fruttare anche la pallonata in avanti per alleggerire, è un errore".
"L’Inter che doveva recuperare è stata un’ottima Inter: corta, potente e insieme elastica, capace di giocare al centro sulle punte e devastare la fascia destra col portentoso Hakimi, abile nel creare continue superiorità numeriche (vedi il gol del 2-1) — anche contro una difesa schierata. Ieri Roma e Inter per certi versi non si sono affrontate. Hanno corso a cronometro, prima una e poi l’altra, anziché battersi. Così facendo, hanno rallentato la loro ascesa in classifica e non hanno risolto i dubbi. Sono forti, però. Hanno dei limiti, però".
(Repubblica)
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