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Condò: “Inter ciclista: con la Juve differenza geolocalizzata. Champions? Quarti e fortuna”

L'editoriale sulle colonne di Repubblica con l'analisi sul duello tra nerazzurri e bianconeri e la situazione in Champions

"I due punti che separano Inter e Juventus al vertice della classifica sono geolocalizzati con precisione: Bergamo".

Così Paolo Condò analizza nell'edizione odierna de' La Repubblica la classifica di Serie A e la lotta in vetta dopo il 15° turno di campionato.

"Il risultato ottenuto in casa dell’Atalanta (la Juve pareggiò 0-0, l’Inter vinse 2-1) è l’unica differenza tra due strisce quasi uguali, perché entrambe le battistrada hanno curiosamente perso col Sassuolo e pareggiato col Bologna, oltre a non farsi male nello scontro diretto".

Un percorso praticamente uguale:

"Il resto sono solo vittorie. Molto diverse nei modi e nei margini, ma ciascuna vale comunque tre punti. L’Inter ha travolto il Milan 5-1, la Juve l’ha battuto 1-0. L’Inter ha strapazzato il Napoli 3-0, la Juve l’ha battuto 1-0. L’Inter ha distrutto la Fiorentina 4-0, la Juve l’ha battuta 1-0".

Risultati che dicono due cose:

"La prima è che l’Inter sia più forte. La seconda è che non abbia il terreno per far valere questa superiorità. L’Inter ricorda un ciclista scattato in salita perché ha gambe da scalatore, ma il passista Juve gli si è messo in scia e finché la pendenza è questa — le cime principali sono tutte alle spalle — non si farà staccare".


Condò aggiunge:

"Nel weekend del 4 febbraio ci sarà il 2° scontro diretto, molto presto rispetto alle vecchie abitudini visto che si tratterà della 4ª di ritorno (Juve- Inter all’andata si è giocata alla 13ª). Un vero bivio, una settimana prima della ripresa delle coppe: l’Inter deve allungare per gestire il doppio obiettivo, scudetto e Champions. Viceversa la Juve deve restare attaccata per sfruttare la freschezza dell’unica gara settimanale".

Spazio anche alla presentazione di Inter-Real Sociedad:

"La spettacolare prestazione con l’Udinese aiuta a pensare che l’Inter possa evitare la trappola che la Real Sociedad ha allestito per tutto l’autunno, un ultimo match nel quale l’Inter ha un solo risultato per vincere il girone ed entrare nell’urna nobile del sorteggio, quella con vista sui quarti di finale. Detto che i quarti sono il traguardo minimo per una finalista che il mercato della società e il lavoro di Inzaghi hanno ulteriormente rafforzato, l’Inter ha avuto fortuna al primo sorteggio trovando nel Benfica la più debole delle teste di serie, altro motivo per non farsi scappare il primato".


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