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Condò: “Inter ‘copetera’ come la Sampdoria di Boskov: vi spiego”

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Su Repubblica, il noto giornalista Paolo Condò si è espresso così sul cammino in Italia ed Europa dell’Inter e non solo

Alessandro Cosattini

Sulle colonne di Repubblica, il noto giornalista Paolo Condò si è espresso così sul cammino in Italia ed Europa dell’Inter e non solo:

Dopo aver perso la prima gara dell’anno nuovo, il Napoli si è ulteriormente allontanato grazie a una nuova serie (aperta) di sei vittorie: chiusa con otto punti di vantaggio sul Milan la tranche autunnale di 15 partite, Spalletti guida con quattro punti di margine su Inter e Roma anche la classifica del 2023, fatta di 8 tappe. Alla faccia dei discorsi sui due campionati, Apertura e Clausura come una volta in Argentina, che in questa inedita stagione avrebbero potuto fornire risultati diversi. Se aspettiamo con fiduciosa curiosità la gara di Francoforte, è per verificare se una squadra a tal punto superiore in Italia possa competere ai massimi livelli anche in Europa.

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Previsione sbagliata

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Fra le molte previsioni sbagliate di quest’anno — mea culpa d’obbligo, ma almeno la compagnia è una folla — c’è dunque il fatto che l’impoverimento delle provincialiavrebbe polarizzato i punti verso le grandi. Sta succedendo l’esatto contrario: il Lecce ha fatto il pieno con l’Atalanta e ha tolto qualcosa a Milan, Lazio, perfino Napoli. Dopo aver battuto la capolista, unica in Italia, l’Inter ha perso in casa con l’Empoli e si è lasciata imporre il pari a Monza e a Genova. La Cremonese ha soltanto otto punti, ma due li ha strappati ad Atalanta e Milan (che ovviamente ne hanno persi il doppio). Come i centimetri del celebre monologo di Al Pacino, i punti che sarebbero serviti per competere sono stati disseminati ovunque.

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Inter 'copetera'

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Una volta Vujadin Boskov, che pescava in un indimenticabile esperanto, definì la sua giovane Sampdoria “copetera”: bravissima a reggere le pressioni dell’eliminazione diretta, non altrettanto redditizia nella routine del campionato. È un profilo che calza bene all’Inter, meno giovane ma ugualmente ondivaga: dopo lo 0-0 di Genova la vittoria sull’Udinese si è semplificata soltanto nel finale, e ha confermato l’assetto alternativo (Çalhanoglu regista, Lukaku a gara in corso) come più affidabile per l’andata di Champions col Porto. La partita da non sbagliare, per dare corpo a una stagione in bilico: come quella del Milan, che col Tottenham ha fatto il primo passetto, da confermare a Londra”, si legge.

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