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"Ieri è emersa la squadra nel suo insieme, accesa dai ripiegamenti di Morata, dagli sprint di Pulisic, dalle idee di Abraham, dalla pulizia di Reijnders: dalla corsa che tutti hanno messo a disposizione, dando nella ripresa la sensazione di viaggiare a velocità doppia rispetto all’Inter e saldandole il conto con Gabbia, un altro in campo per scelta e non di default, un uomo di spessore se è vero che quando le cose vanno male è sempre lui a metterci la faccia nel dopopartita. L’Inter interrompe la serie di derby vinti perché non era accesa dalla stessa febbre — e può essere comprensibile — e perché la sua età media elevata complica le settimane con due partitissime. Resta la favorita ma le distanze si sono ridotte".
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