- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
ultimora
Getty Images
Un'estate vissuta sulle montagne russe, non ha scalfito le certezze dell'Inter. La squadra e Simone Inzaghi, bravo a dare continuità e aggiungere del suo, non sembrano aver risentito delle partenze eccellenti. Dalle colonne di Repubblica, Paolo Condò commenta la prima parte di stagione della squadra nerazzurra. "Da novembre a Natale l’Inter ha dato una potente scrollata alla classifica, come lo scalatore che parte a metà salita, raggiunge e supera i fuggitivi e imprime alla corsa un ritmo capace di cuocere i rivali. Nel paesaggio esangue che si è lasciata dietro resiste, ammaccato ma non ancora staccato, il solo Milan".
"Al momento il discorso scudetto riguarda le due milanesi e basta, e il periodo che ci separa dalla ripresa delle Coppe — metà febbraio — contiene buona parte delle partite decisive. C’è lo scontro diretto del 6 febbraio, c’è Milan- Juve, ci sono soprattutto i match dell’Inter contro Lazio, Atalanta e Napoli: chiudesse questo periodo ancora davanti, lo scudetto sarebbe vicino. L’Inter è andata nettamente al di là delle previsioni, assorbendo gli addii dell’estate — i rimpianti di Lukaku sono musica per le orecchie nerazzurre — , raccogliendo numeri migliori dell’anno scorso e sviluppando un gioco che incuriosisce in chiave Champions: il Liverpool negli ottavi non è un sorteggio benevolo, ma è ora che la squadra guida del nostro movimento alzi il livello della sfida. L’abbiamo chiesto per anni alla Juve — che contro il Villarreal ha la prospettiva dei quarti aperta — è giusto oggi pretenderlo dall’Inter".
(Repubblica)
© RIPRODUZIONE RISERVATA